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Cinque titoli «immortali»
e tre grandi protagonisti
per 48 serate di emozioni

«Tosca» di Puccini nell'allestimento di Hugo de Ana nel 2015
«Tosca» di Puccini nell'allestimento di Hugo de Ana nel 2015
«Tosca» di Puccini nell'allestimento di Hugo de Ana nel 2015
«Tosca» di Puccini nell'allestimento di Hugo de Ana nel 2015

Sarà il Nabucco di Giuseppe Verdi nel nuovo allestimento firmato per regia e costumi da Arnaud Bernard ad inaugurare, venerdì 23 giugno, il 95esimo Opera Festival in Arena.

In cartellone cinque titoli con 48 serate. Oltre a Nabucco, in scena per 12 volte, altri due capolavori di Verdi: Rigoletto (allestimento di Ivo Guerra) e Aida (opera simbolo del Festival lirico areniano con le sue 650 rappresentazioni dal 1913 ad oggi) che verrà proposta in due allestimenti, otto serate con la versione che ha inaugurato il festival del centenario del 2013 firmata dal team catalano La Fura dels Baus e successivamente nove rappresentazioni dello storico allestimento applaudito per 20 stagioni e ispirato alla prima edizione del 1913, realizzato da Gianfranco De Bosio.

Per le sei recite di Madama Butterfly di Giacomo Puccini sarà riproposto l’allestimento del 2004 firmato per la regia e le scene da Franco Zeffirelli con i costumi del premio Oscar Emi Wada; mentre l’ultimo titolo lirico sarà un’altra opera pucciniana, Tosca, in scena con cinque rappresentazioni nell’allestimento di Hugo De Hana.

Completano il cartellone tre serate speciali: il 17 luglio il gala «Roberto Bolle and Friends» con il ritorno dell’étoile mondiale della danza, il 21 luglio seguirà la serata «Plàcido Domingo - Antologia de la Zarzuela» che vedrà protagonista uno dei miti della lirica mondiale con le arie più emozionanti della tradizione popolare spagnola.

Due appuntamenti per i quali gli appassionati hanno già da tempo iniziato la corsa al biglietto e che promettono infatti un tutto esaurito.

Il 15 agosto, infine, sarà la volta della serata-evento con l’esecuzione della nona Sinfonia di Beethoven diretta da Daniel Oren, che vedrà il capolavoro assoluto del genio di Bonn - prima composizione musicale dichiarata nel 2001 «Patrimonio dell’Umanità» dall’Unesco, risuonare nell’anfiteatro fino al celeberrimo Inno alla Gioia. E.PAS.

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