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Cinque chili
di cocaina
valgono 9 anni
di carcere

Isaak Alexiadis e il fratello furono bloccati sulla A22 nel corso di un’operazione del nucleo di polizia tributaria: era l’inizio dell’anno e la macchina sulla quale viaggiavano era imbottita di cocaina. Circa cinque chili di droga con un principio attivo altissimo (3 chili e 200 grammi) che ieri per Isaak (difesa La Brocca) si sono tradotti con una condanna a 9 anni di reclusione e 32mila euro di multa: il pm Marco Zenatelli aveva chiesto una condanna leggermente inferiore, otto anni, ma il gup Laura Donati ha valutato il fatto particolarmente grave (per quantità e purezza della sostanza).

Non luogo a procedere invece per il fratello: il sessantenne (attualmente scarcerato per ragioni di salute) era ignaro di ogni cosa. E già nel corso dell’udienza di convalida Isaak Alexiadis aveva assicurato che solo lui era al corrente della circostanza che sotto i sedili anteriori erano stati ricavati due doppifondi nei quali erano custoditi quattro panetti di cocaina di un chilogrammo ciascuno, perfettamente sotto vuoto e che, una volta tagliata e immessa sul mercato avrebbe fruttato un milione e mezzo di euro.

I due fratelli di origini greche ma residenti in Germania vennero fermati nei pressi di Affi: erano diretti a sud quando i finanzieri bloccarono il veicolo. Si innervosirono, poi si scoprì il motivo.

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