Quattro coltellate al cuore. Morì così Lucia Bellucci, 31 anni, per mano di Vittorio Ciccolini. Era il 9 agosto del 2013 e l’avvocato veronese di 48 anni la uccise dopo aver fermato l’auto in uno spiazzo tra Pinzolo e Madonna di Campiglio. Uccisa perchè lei, dopo aver sofferto per un rapporto che non era decollato, aveva troncato la relazione e si era innamorata di un altro.
Trent’anni di reclusione la condanna inflitta a Ciccolini, confermata nella tarda serata di giovedì dalla Suprema Corte che non ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Emanuele Fragasso jr. E la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Trento che aveva confermato la condanna inflitta dal gup Carlo Ancona l’8 ottobre 2014 è così diventata definitiva.