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«Ci ritroveremo tutti a Casa Verona»

«Ringraziando il cielo e Dio i ragazzi non hanno mai vissuto un’autentica situazione di pericolo reale». Parla da Cracovia don Nicola Giacomi, direttore della pastorale giovanile di Verona, organizzatore della trasferta dei 1.500 giovani veronesi alla Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg), e racconta come hanno vissuto le interminabili ore subito dopo la strage di Monaco. «Nostro obiettivo era avere la certezza che tutti i nostri ragazzi stessero bene. Abbiamo trascorso ore di paura ma alla fine abbiamo tirato un sospiro di sollievo».

A Cracovia sono state rafforzate le misure di sicurezza in vista della Gmg?.

No, erano già accurate.

Che clima si respira, ora?.

Qui sono sempre stati sereni, la città polacca dista da Monaco oltre 700 chilometri.

Ieri sono partiti gli altri ragazzi veronesi per Cracovia: quale percorso per la Polonia?

Era previsto che tutti i partecipanti passassero dal Tarvisio senza soste in Germania a eccezione dei 350 diciassettenni perché era stabilito che avessero un diverso itinerario. E così sarà.

L’assassino suicida di Monaco aveva 18 anni, la stessa età dei ragazzi che parteciperanno alla Gmg. Pare che a muoverlo sia stato il bullismo subito.

Noi non vogliamo farci rubare la speranza, come dice il Papa. Non dobbiamo avere paura di continuare il nostro cammino di educare ai valori della pace e della fraternità universale i nostri giovani come ci ha insegnato Gesù.

Questo tragico fatto ha messo in secondo piano lo sforzo organizzativo del Centro Pastorale e l’entusiasmo dei partecipanti.

Quando abbiamo chiuso le iscrizioni che hanno evidenziato il numero di 1.500 partecipanti, il nostro cuore è esploso di gioia.

In rapporto alla popolazione delle città, Verona sembra possedere numeri da record se solo si pensa alla diocesi milanese che di giovani ne porterà 6mila.

Al pari delle altre Gmg si tratta di un’esperienza forte, segno tangibile della fede in Gesù per tutta la diocesi.

Come riuscirete a coordinare i giovani?

A Siepraw, centro vicino a Cracovia, abbiamo allestito Casa Verona, unica diocesi con casa propria, in cui abbiamo inserito segretaria, centro medico, centro stampa, audio, video e social media, area spirituale, animazione.

Idee per il ritorno?

A ogni partecipante sarà consegnata una bibbia cosidetta smart.

Vale a dire?

Una bibbia cartacea tradizionale con una particolarità: un’ottantina di pagine riportano dei qrcode che, inseriti in un’apposita pagina internet, permettono di visualizzare audio, video, foto relative all’avvenimento trattato in quella pagina.

Altre iniziative?

Insieme ai giovani veronesi ci saranno 26 giovani che arriveranno a Verona dalle missioni di Cuba, Brasile, Thailandia e Guinea Bissau per stare nelle parrocchie della diocesi scaligera. Nella prima settimana di agosto saranno accompagnati in varie città italiane in un viaggio di fede e turismo. A loro volta 7 giovani veronesi andranno in Mozambico, dove vivranno una speciale Gmg in terra africana per aiutare i missionari veronesi fidei donum nell’organizzazione della Giornata mondiale».

Massimo Ugolini

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