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«Ceriale si venderà»
Costi di gestione
non più sostenibili

«La casa vacanza estiva di Ceriale si venderà».

L’amministrazione comunale si fa largo tra le accese polemiche di questi giorni e va dritto all’obiettivo. Ma non certo per ragioni “politiche”, ha assicurato l’Assessore ai Servizi Sociali Stefano Bertacco, alla conferenza stampa indetta ieri a Palazzo Barbieri, quanto per una effettiva urgenza di corretta gestione delle risorse comunali.

«Negli ultimi anni, la struttura della località ligure in provincia di Savona di cui il Comune di Verona è comproprietario ha accumulato molte criticità che l’hanno ridotta in pessime condizioni, imponendo interventi rilevanti e costosi», ha ricordato l’assessore. «La nostalgia che lega molti veronesi a questo luogo deve quindi ora lasciare il posto alla sopravvenuta necessità di recupero delle risorse economiche ad oggi spese», le quali saranno comunque, in tutto o in parte, «reimpiegate in altri progetti di turismo sociale». Un settore ultimamente penalizzato da una drastica riduzione dei contributi.

A ulteriore sostegno della bontà della decisione della giunta comunale - l’unica amministrazione della provincia a non aver dato ancora il via libera alla vendita del bene, che è in comproprietà alla Provincia e ai 98 Comuni - Bertacco ha sfoderato i numeri dei servizi turistici dedicati sia agli anziani che alle famiglie con minori, «ai quali, anche nel periodo di chiusura della colonia ligure (2012 – 2016), il Comune ha garantito trasferte nelle più belle e attrezzate località marittime, dalla costa amalfitana a Fuerte Ventura, in collaborazione con il Consorzio Intercomunale Soggiorni Climatici, nelle cui casse versiamo ogni anno 100mila euro».

In dettaglio, nel 2013 hanno usufruito dei soggiorni estivi 624 anziani, mentre nel 2017 hanno potuto aderirvi solo 373 anziani e 1200 famiglie. Numeri in calo «proprio a causa della carenza di fondi necessari alla stipula di convenzioni con strutture alberghiere, la quale ha costretto a una minore offerta, contro una sempre maggiore richiesta da parte di tutte le categorie turistiche. Nei cui confronti assicuriamo massima attenzione, tanto più dopo la vendita della casa ligure, il cui ricavato consentirà di rilanciare il turismo sociale scaligero, cui per l’anno in corso sono già destinate 980 gite di una giornata e attività per la terza età».

Francesca Saglimbeni

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