I carabinieri di Parona hanno fermato un ventenne del Senegal in piazzale XXV aprile per un controllo, ma lui era sprovvisto di documenti e ha dichiarato solo oralmente le sue generalità. I militari l’hanno portato in caserma per fotosegnalarlo ma lui, che aveva entrambe le mani fasciate, si è messo a piangere dicendo di non riuscire a stendere le dita per il forte dolore.
Così i militari l’hanno portato all’ospedale di Borgo Trento: il medico, togliendo le bende, confermava la frattura dei polsi visibile ad occhio nudo ma constatava la normale distensione delle dita, e l’assenza di dolore da parte del soggetto. A quel punto sono state prelevate le impronte digitali: da quello che ne è risultato aveva 4 alias, con provenienze ora dal Gambia ora dal Senegal, date di nascita, nomi e cognomi tutti diversi tra loro, ed un ordine di espulsione dallo Stato italiano non eseguito.
È stato quindi arrestato con l’accusa di false attestazioni a pubblico ufficiale. Ha patteggiato una pena di 6 mesi, sospesa, ed è stato rimesso in libertà.