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Centrodestra, sindaco cercasi
E Bendinelli lancia le primarie

In una foto d’archivio Davide Bendinelli tra i fratelli Massimo (a sinistra) e Alberto Giorgetti
In una foto d’archivio Davide Bendinelli tra i fratelli Massimo (a sinistra) e Alberto Giorgetti
In una foto d’archivio Davide Bendinelli tra i fratelli Massimo (a sinistra) e Alberto Giorgetti
In una foto d’archivio Davide Bendinelli tra i fratelli Massimo (a sinistra) e Alberto Giorgetti

Il centrodestra cerca la «quadratura del cerchio» verso le elezioni amministrative di primavera. Vale a dire: un candidato sindaco condiviso dai partiti e dai movimenti. Anche al punto, se non si trova un accordo, di indire le primarie di coalizione. L’obiettivo è posto dal coordinatore provinciale di Forza Italia Davide Bendinelli, sindaco di Garda. Ciò dopo che Paolo Tosato, senatore e segretario cittadino della Lega, ha ufficializzato la sua candidatura. Auspicando pure lui che il centrodestra sia unito.

Già, ma come e su chi, unito? Forza Italia avrebbe già in pista Alberto Giorgetti, deputato, ma lavora anche sull’imprenditore Massimo Ferro. Battiti, guidata da Federico Sboarina e con Daniele Polato, lavora su Stefano Bertacco, senatore, insieme a Fratelli d’Italia e a Verona Domani dei tosiani Stefano Casali, capogruppo in Regione, e Matteo Gasparato, presidente del Consorzio Zai.

«La Lega ha rivendicato la sua candidatura, con Tosato», dice Bendinelli, che guida Forza Italia a livello provinciale con Massimo Giorgetti, vicepresidente del Consiglio regionale. «Finora però ho visto che tutti i partiti di centrodestra sono armati da buoni propositi, ma non si è arrivati a sedersi a attorno un tavolo. Tutti vantano il proprio candidato sindaco ma nessuno, a oggi, sembra disposto a compiere un passo indietro, per trovare la quadratura del cerchio. Quindi», conclude, «se entro qualche giorno non si arriverà a fare sintesi, ma sono convinto che ci arriveremo, allora è giusto che il centrodestra scelga il candidato con le primarie».

L’Arena ha chiesto anche a Battiti una presa di posizione. E in una nota si risponde che «il consiglio direttivo di Battiti ritiene che la candidatura del senatore della Lega Paolo Tosato sia sicuramente una candidatura qualificata, così come altre che già sono state espresse nell’area di centrodestra. L’obiettivo fondamentale ora è trovare la sintesi tra i programmi, attorno alla quale costruire la coalizione che in tempi brevissimi dovrà esprimere un candidato unitario».

Intanto Giorgio Pasetto, consigliere comunale della Lista Tosi, di area liberal-radicale, dottore in scienze motorie, osteopatia e fisioterapia, ha deciso di presentare una lista alle prossime elezioni amministrative, a sostegno dell’area di Flavio Tosi, che sia lui o meno il ricandidato sindaco (entro fine mese si dovrebbe sapere se potrà o no correre per il terzo mandato). La lista si chiama «Verona si muove», ha come logo un disegno stilizzato di un atleta che sta per correre, sotto la scritta «Liberali-Ecologisti-Sportivi».

Lo stesso Pasetto riporta oggi in Consiglio comunale la sua mozione relativa all’introduzione del testamento biologico. «Spero che le riflessioni di questi giorni portino consiglio con una approvazione trasversale della mozione che - forse molti consiglieri non lo sanno - vuole semplicemente introdurre, all’anagrafe, un registro dei testamenti biologici in cui ogni cittadino potrà dare indicazioni circa la parte finale della propria vita», dice. «È il rifiuto all’accanimento terapeutico, come espresso anche dal Vaticano, e non si è perciò eutanasia. Già oggi è possibile redigere un testamento biologico, ma è necessario recarsi da un notaio, con i relativi costi da sostenere. Il mio intento è garantire e facilitare il rispetto della volontà di una persona. Accolgo», dice, «con particolare piacere la posizione espressa dal presidente della Regione Zaia dopo il caso del trevigiano Dino Bettamin, che ha deciso di utilizzare la sedazione profonda per porre fine alla sua sofferenza».

Enrico Giardini

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