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Centrodestra, la Lega verso il poker

L’aula di Montecitorio attende i nuovi deputati dopo le elezioni del 4 marzo
L’aula di Montecitorio attende i nuovi deputati dopo le elezioni del 4 marzo
L’aula di Montecitorio attende i nuovi deputati dopo le elezioni del 4 marzo
L’aula di Montecitorio attende i nuovi deputati dopo le elezioni del 4 marzo

Enrico Santi Candidature all’ultimo chilometro. La maratona per la conquista di un seggio in Parlamento si concluderà il 29 gennaio. Nel centrodestra, intanto, a fare la parte del leone è la Lega Nord che avrà i due collegi per il Senato e la Camera di Verona città e a il collegio per la Camera di San Bonifacio (est veronese e Lessinia). A Forza Italia restano i collegi per la Camera di Legnago e Villafranca-lago di Garda. Nel Veronese restano a bocca asciutta, per quanto riguarda i collegi uninominali, invece, Fratelli d’Italia - la formazione di Giorgia Meloni avrà probabilmente il collegio per la Camera di Schio nel Vicentino e quello senatoriale di Rovigo, dove sarà forse schierato il senatore uscente Stefano Bertacco - e Noi per l’Italia. Quanto ai nomi, nel Carroccio si dà per certa la riconferma del senatore Paolo Tosato. Inoltre, secondo le indiscrezioni, hanno una buona probabilità di vedersi candidati il capogruppo a Palazzo Barbieri Vito Comencini e il segretario provinciale Paolo Paternoster. In forte crescita sarebbero anche le quotazioni del commissario dell’Ater Enrico Corsi. Ma si parla anche di Roberto Turri, sindaco di Roncà. Per quanto riguarda le candidature femminili (la legge elettorale vieta che uno dei due sessi possa rappresentare più del 60 per cento dei candidati di un listino e dei capilista di un singolo partito) dovrebbero correre la consigliera provinciale Albertina Bighelli, la consigliera comunale Laura Bocchi e Raika Marcazzan, commissaria della sezione di Minerbe. Sarà in corsa per la Lega, ma nella lista proporzionale, anche l’europarlamentare e vicesegretario federale Stefano Fontana. Per quanto riguarda Forza Italia, in pole position ci sono l’imprenditore Massimo Ferro che nei giorni scorsi avrebbe avuto un incontro con il plenipotenziario in Veneto di Berlusconi, Nicolò Ghedini, il coordinatore provinciale Davide Bendinelli e l’assessore Daniele Polato. Sarebbe sempre più in salita, invece, la corsa del presidente della Provincia, Antonio Pastorello. Sarà con ogni probabilità ricandidato, ma non in un collegio veronese, il deputato uscente Alberto Giorgetti. Indiscrezioni lo darebbero in lista in Lombardia. Giochi pressoché fatti nel Movimento 5 Stelle per quanto riguarda le liste proporzionali. Per la Camera correranno, oltre ai deputati uscenti Francesca Businarolo e Mattia Fantinati, anche Marcella Biserni, insegnante al liceo Fracastoro, membro della commissione Cultura in prima circoscrizione. Continua, intanto, il durissimo scontro a distanza, tutto interno al centrodestra tra l’ex sindaco Flavio Tosi, socio fondatore di Noi con l’Italia, formazione centrista di cui, ha annunciato lui stesso, sarà candidato nella lista proporzionale a Verona, e la Lega, suo ex partito. Tosi replica ora al vicesindaco Fontana che non aveva digerito le critiche al segretario Matteo Salvini. «È curioso», afferma Tosi, «che Fontana mi attacchi per le critiche a Salvini, peraltro strettamente politiche, dato che io propongo di inserire in Costituzione un tetto massimo alle tasse e lui la spara grossa promettendo quasi di abolirle. Forse», attacca Tosi, «il vicesegretario della Lega, europarlamentare a 16mila euro al mese grazie ai voti presi dal sottoscritto che ha preferito restare sindaco di Verona, dimentica le bordate che il suo capo ha riservato, anche di recente, a Berlusconi. La più comica, alla luce dell’accordo elettorale appena siglato, risale al 16 luglio 2012: “Nessun leghista è disposto a puntare ancora su un’alleanza con Berlusconi”, mentre uno degli attacchi più feroci, e squallidi, è di appena a quaranta giorni fa. Scriveva Salvini: “Stiamo ricevendo centinaia di telefonate di uomini e donne arrabbiati per l’incredibile scelta di Forza Italia di proteggere stupratori e assassini”... In politica e nella vita si può cambiare idea, l’importante è ricordarsi ciò che si è detto in passato». •

Enrico Santi

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