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Central Park, Bertucco chiede seduta straordinaria

Sul futuro dello scalo merci delle Ferrovie che dovrebbe diventare un Central Park, il consigliere di opposizione Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune chiede un consiglio comunale straordinario «davanti al quale capiremo una volta per tutte se l’amministrazione sta facendo davvero o se soltanto dice di fare». Bertucco sostiene che «sull’ipotesi del Central Park allo scalo merci della stazione di Porta Nuova la verità è che l’amministrazione e il sindaco non stanno facendo tutto quanto sarebbe in loro potere e in loro dovere». «Al di là del rapporto comprensibilmente complicato con le Ferrovie», prosegue Bertucco, «è necessario che il Comune metta nero su bianco i suoi obiettivi cominciando col chiedere alla Regione del Veneto – tra l’altro amministrata dalla medesima maggioranza politica – una rivisitazione del Piano urbanistico gravante sull’area. Allo stato solo il 50 per cento dell’area è destinato a parco. Se si vuole l’intera superficie occorre innanzitutto cambiare le previsioni del Paque (piano d’area del Quadrante Europa) che come è noto è uno strumento regionale. La relativa proposta, che porta la mia firma, è ferma da troppo tempo in attesa di infiniti approfondimenti». Proprio il tema del Central park, a dire il vero, è serpeggiato l’altro giorno in piazza Bra tra il sindaco Federico Sboarina e l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane Renato Mazzoncini quando sono stati presentati i nuovi treni regionali Pop e Rock. Così come Comune e Ferrovie dialogano per le soluzioni e le tempistiche dell’ingresso della Tav in città, sia da Brescia che da Trento, lungo i due corridoi, così il tema del Central Park sembra ormai essere approdato sul tavolo delle trattative per una riqualificazione urbana che, sull’esempio di quanto chiede Milano con il sindaco Sala, restituisca vita e dignità a una zona semi abbandonata, fonte di degrado e che potrebbe diventare una opportunità per le Ferrovie realizzando l’ingresso sud della stazione di Porta Nuova. Una richiesta quindi che è in evidenza e viene tenuta in considerazione, ma che verrebbe trattata al di là della semplice compensazione che la città chiede per la Tav. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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