Centinaia di studenti arrivati da tutto il Veneto hanno sfilato questa mattina in corteo a Verona, in occasione della «Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti contro le mafie».
La città scaligera è stata scelta per la manifestazione che si svolge in ogni regione, «una scelta simbolica - ha ricordato il coordinatore per il Veneto di Libera, Roberto Tommasi - perché a Verona c’è una presenza della ’ndrangheta, che in questo momento è l’associazione mafiosa più presente e pericolosa della criminalità organizzata, impegnata in molteplici attività, perchè dove c’è benessere è più facile riciclare denaro».
«A Verona l’impegno contro la criminalità organizzata è ai massimi livelli - ha ricordato il prefetto Salvatore Mulas, - come dimostrano le nove interdittive antimafia emesse nei confronti di aziende del settore edile e dei trasporti, e su altre stiamo lavorando. E sono ben 55 i beni confiscati in provincia di Verona».
Il corteo si è poi radunato in piazza Bra sulle scalinate di Palazzo Barbieri, sede del municipio di Verona, dove ci sono stati gli interventi delle autorità, testimonianze di familiari di vittime della mafia e sono stati letti i nomi delle mille vittime della mafia.