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CONSIGLIO COMUNALE

Catullo, via libera all'entrata di Save «Con Venezia sinergia strategica»

Bertucco (Pd) parla però di «disastro annunciato» Approvata mozione a favore dei lavoratori Avio

Al secondo tentativo, dopo la seduta naufragata la scorsa settimana per mancanza del numero legale, il Consiglio comunale ha approvato con 20 sì e otto voti contrari (Pd e Movimento 5 Stelle) il protocollo d'intesa e lo statuto della Newco Aerogest Srl, sottoscritto dai soci fondatori dell'aeroporto Catullo, Camera di commercio, Provincia di Verona, Comune di Verona e Provincia autonoma di Trento. La Newco viene costituita nell'ottica dell'ingresso nella gestione dell'aeroporto della società veneziana Save, che oltre al Marco Polo amministra anche lo scalo di Treviso. In apertura di seduta, l'assessore alle aziende partecipate Enrico Toffali, ha sottolineato che l'obiettivo è la creazione di un «sistema aeroportuale integrado del Nordest, in una logica di sinergia e integrazione di più scali che favorisca il massimo sviluppo del traffico aereo in un'ottica di efficace distribuzione dei flussi». La società veneziana - «l'unica», ha ricordato Toffali, «a condividere il piano industriale della Catullo Spa» - avrà una partecipazione di minoranza complessiva non inferiore al 35 per cento, apportando investimenti per circa 35 milioni di euro.
L'Eurogest avrà un capitale sociale iniziale di 150mila euro e la quota spettante a Palazzo Barbieri è di 14.967 euro.
Un'operazione che, però, Michele Bertucco del Pd, che ha svolto la relazione di minoranza, inserisce nella «cronaca di un disastro annunciato». Bertucco parla di una scelta «obbligata» vista la situazione «creata da anni di cattiva gestione della politica che ha fatto del Catullo l'unico aeroporto in perdita in Italia da anni rispetto a scali di analoga portata, come Bergamo, Bologna, Firenze, Napoli e Venezia e il 32° su 38 per decrescita percentuale di traffico». Secondo Bertucco «in questo modo Verona perde il suo ruolo di guida all'interno di un'infrastruttura strategica e si arrende senza condizioni, legandosi mani e piedi a Save, tramite una trattativa privata, senza neanche aver fatto una gara pubblica». E il 5 Stelle Luca Mantovani lamenta il fatto che nei confronti del passato Cda del Catullo non si sia aperta un'azione di responsabilità.
Ha votato sì all'operazione anche Daniele Polato di Forza Italia che ha chiesto «un impegno preciso da parte del Comune per la salvaguardia dell'occupazione. Richiesta cui si è associato Massimo Piubello della Lista Tosi. A tale riguardo il Consiglio ha approvato all'unanimità un ordine del giorno del Pd che chiede garanzie per i 76 lavoratori dell'ex Avio Handling attualmente in cassa integrazione.E.S.

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