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AEROPORTO

Catullo, tre mesi
di traffico
passeggeri in crescita

Passeggeri si imbarcano all’aeroporto Catullo. I dati di dicembre gennaio e febbraio sono positivi
Passeggeri si imbarcano all’aeroporto Catullo. I dati di dicembre gennaio e febbraio sono positivi
Passeggeri si imbarcano all’aeroporto Catullo. I dati di dicembre gennaio e febbraio sono positivi
Passeggeri si imbarcano all’aeroporto Catullo. I dati di dicembre gennaio e febbraio sono positivi

«Dopo anni di sofferenze, ora possiamo dirlo: l’aeroporto Catullo è tornato a volare». Paolo Arena, presidente dell’aeroporto, lo dice leggendo i dati di traffico: a febbraio la crescita dei passeggeri è stata del 18,6% sull’anno precedente e non è un episodio isolato. Febbraio è il terzo mese con il segno positivo: dicembre +5,9% e gennaio +3,5%. Segnali che lo scalo, dopo lunga e penosa malattia, è guarito? «Sì, è guarito perché è stato risanato sotto ogni profilo» spiega il presidente che anticipa anche i dati di bilancio 2015: «Dopo anni di esercizi chiusi sempre in rosso con perdite milionarie, chiuderemo il 2015 con il segno positivo sia nel bilancio del Catullo che nel consolidato».

«È una crescita» anticipa Paolo Arena, «che va di pari passo: da una parte i passeggeri, dall’altra il conto economico dell’azienda. Siamo oltre le proiezioni di budget su entrambi i fronti e questo è una conferma che l’azienda è sana. Siamo arrivati a questo traguardo dopo anni di risanamento davvero difficili, abbiamo trovato un buco di 26 milioni di euro e debiti per altri 86 milioni che ci hanno costretto a una profonda ristrutturazione. I soci del sistema Verona», sottolinea il presidente, «hanno creato Aerogest e sostenuto il piano di investimenti insieme con il socio industriale Save che oltre ad essere incardinato nel nostro territorio, ha lo scopo preciso di sviluppare il Nordest per dargli sempre più efficienza».

Una scelta, quella del partner, che più volte è stata criticata «ma alla fine abbiamo avuto ragione», prosegue Arena. «È una scelta che rivendichiamo con forza». Che cosa ha portato Save che prima mancava al Catullo? «Save ha portato il proprio know how di grande aeroporto, è nato un ottimo rapporto di collaborazione per far crescere lo scalo, grazie a Save è stato possibile aprire la base di Volotea, è stata introdotta una nuova gestione quotidiana dell’andamento dell’azienda, è stato sanato il contenzioso con Ryanair; Save è stata preziosa per risolvere la questione di Montichiari e per portare avanti il piano di sviluppo aeroportuale. Insomma, una scelta giusta: l’aeroporto è in mani sicure, con soci solidi e prospettive di sviluppo».

E a proposito di sviluppo, quando si saprà qualcosa del piano industriale? «Lo abbiamo presentato e entro marzo dovremo ottenere la valutazione di impatto ambientale. Entro l’anno avremo la progettazione esecutiva della nuova aerostazione e nel 2017 inizieranno i lavori con l’ampliamento dei volumi, la nuova sistemazione di arrivi e partenze, galleria commerciale, tre finger per gli imbarchi, nuovi piazzali per gli aerei. Nel frattempo abbiamo investito un milione di euro per i lavori nell’area airside che vedrà un incremento del 30 per cento di zona commerciale».

Si riuscirà nel 2016 a ritornare al traguardo dei 3 milioni di passeggeri? «Il trend è quello giusto. A fine anno vogliamo i 3 milioni di passeggeri e nel 2030 l’obiettivo è 5,6 milioni. Gli incrementi di traffico continueranno, nonostante le difficoltà esistenti in alcune aree geografiche come il Nordafrica. Ma abbiamo avuto ottimi riscontri dalla nuova base operativa aperta da Volotea nel novembre scorso e che opera 13 collegamenti di cui 8 domestici e cinque internazionali. Molto bene sta andando Ryanair che quest’anno crescerà ancora con due voli a settimana, da aprile, per Birmingham. Inoltre aumenteranno i voli per Londra (da 4 a 5 a settimana) e per Palermo e Bruxelles. Positivi anche gli nicnrementi sul lungo raggio con Neos e Meridiana, dal Madagascar a Cancun, Zanzibar e Capo Verde: i coefficienti di riempimento sono molto alti. Il volo su Parigi operato da Transavia, che vola anche su Amsterdam, è partito molto bene e verrà presentato nei prossimi giorni dalla Camera di commercio nella capitale francese alla presenza di 78 tour operator. I prezzi sono concorrenziali: si parte da 29 euro. Soddisfazioni le abbiamo dal volo con Mosca, che viene operato 8 volte la settimana e ha coefficienti di riempimento superiori all’80 per cento: i russi ci sono ancora».

I voli passeggeri riprenderanno anche a Montichiari, in estate: da luglio a metà settembre Meridiana opererà due volte a settimana il Brescia-Olbia per le vacanze in Sardegna.

«Ora aspettiamo che i veronesi, e lo dico con orgoglio, tornino a utilizzare il loro aeroporto: abbiamo progetti di sviluppo di nuove rotte nel 2016 e nel 2017, tariffe basse per le capitali europee e un’aerostazione che miglioreremo sempre di più. Ci sono stati soci che si sono tirati indietro e altri che ci hanno creduto: noi ci aspettiamo incrementi molto significativi».M.B.

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