<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Casa di Giulietta, la rivoluzione
ora rischia un ennesimo rinvio

Il progetto di nuovo ingresso al cortile di Giulietta attraverso l’attuale negozio Armani di via Cappello
Il progetto di nuovo ingresso al cortile di Giulietta attraverso l’attuale negozio Armani di via Cappello
Il progetto di nuovo ingresso al cortile di Giulietta attraverso l’attuale negozio Armani di via Cappello
Il progetto di nuovo ingresso al cortile di Giulietta attraverso l’attuale negozio Armani di via Cappello

Forse anche questo progetto sarà tra quelli destinati ad arenarsi per il cambio di amministrazione: anche volendo mancheranno, con buona probabilità, i tempi tecnici perchè ci possano essere i necessari passaggi in Giunta e in consiglio comunale. E così anche questa volta la tante volte annunciata «rivoluzione» che dovrebbe trasformare la casa di Giulietta, meta immancabile per ogni turista che fa tappa a Verona, da luogo della confusione e, spesso, del degrado (vedi gli assorbenti appesi alle parenti dell’ingresso come post-in su cui lasciare il proprio nome) in un monumento da godere, dotato prima di tutto di un ingresso che liberi via Cappello dalla ressa che la invade a tutte le ore nella stagione turistica, rischia di restare sulla carta.

E dire che questa pareva la volta buona: la volta in cui l’iniziativa dei privati e il parere dell’amministrazione comunale sembravano andare d’accordo. Era stato circa un mese fa, a fine marzo, che era arrivato l’annuncio del progetto proposto all’Amministrazione dalla Mox Corporation srl, che gli imprenditori veronesi Carlo Benatti, presidente, e Mirco Martinelli, amministratore delegato, avevano presentato al Liston 12. La novità di questa proposta sta nell’includere come parte integrante del museo legato alla Casa di Giulietta anche la palazzina adiacente, in via Cappello 25, dove oggi c’è il negozio Armani: 800 metri quadri in più, distribuiti su cinque piani più un seminterrato. In tal modo la questione dell’accesso verrebbe risolta prevedendo sia l’ingresso che l’uscita su via Cappello, con ingresso appunto da dove ora c’è il negozio Armani e uscita da quello che oggi è l’accesso. In più il progetto prevede la realizzazione di un museo multimediale, con proiezioni che faranno immergere i visitatori nella tragedia shakespeariana. Il tutto con un investimento di 4,7 milioni di euro a carico dei privati, con un canone minimo garantito per il Comune di un milione l’anno, che aumenterà in relazione al successo dell’operazione. Il biglietto al solo cortile dovrebbe costare 2,50 euro, a cortile e museo 8,50.

All’indomani della presentazione, l’assessore al Turismo, Commercio e Mobilità Marco Ambrosini aveva espresso un giudizio positivo, soprattutto per il fatto che il progetto prevede ingresso e uscita su via Cappello, e non da piazzetta Navona, come voleva un precedente progetto di Fondazione Atlantide. Ma a che punto siamo?

«Il progetto è all’esame dell’amministrazione», spiega Ambrosini. «Siamo in attesa di avere dai nostri uffici tecnici una relazione esaustiva: gli uffici stanno lavorando con la Mox per avere tutti i chiarimenti su ogni punto che va approfondito e l’impresa sta inviando quello che manca». Ma su quali siano i punti in discussione, quali gli aspetti sui quali l’amministrazione è in attesa di chiarimenti, Ambrosini preferisce mantenere il riserbo. E così anche questa volta, a meno di un’accelerata dell’ultimo minuto, la questione casa di Giulietta resterà sospesa, mentre già in questi ponti festivi i negozianti di via Cappello hanno protestato per il caos di turisti in attesa di entrare che impediscono non solo il passeggio ma perfino il passaggio nella via.

Alessandra Galetto

Suggerimenti