Sarà un faccia a faccia probabilmente decisivo, quello di oggi pomeriggio, fra il sindaco Flavio Tosi e il presidente uscente della Fondazione Cariverona Paolo Biasi. Ciò per la futura presidenza di Cariverona e per il suo nuovo Consiglio di amministrazione. In pratica l’ente bancario che eroga decine di milioni ogni anno per progetti sociali, per il sostegno scolastico e per la promozione del lavoro nei territori in cui opera (Verona, Vicenza, Belluno, Ancora e Mantova) e che nei prossimi mesi giocherà un ruolo decisivo nelle scelte nello scacchiere del credito.
Dall’equilibrio fra Tosi e Biasi - che per la nuova norma di legge deve lasciare avendo già svolto due mandati consecutivi e ora è alla guida del Fondo Verona Property che gestisce gli immobili commerciali di Cariverona - dipende la scelta della futura guida della Fondazione. Il cui nuovo Consiglio generale - 25 membri, rinnovato venerdì scorso; manca un nome in quota alle Ulss vicentine e di Belluno - venerdì dovrà nominare i sette membri del nuovo cda (anche esterni) e il nuovo presidente. I nomi circolanti, emersi sinora e con maggiori possibilità, sono quelli di Fulvio Cavalleri, avvocato, vicino a Biasi, vicepresidente di Assoaeroporti e già presidente del Catullo; quello dell’ex ministro Dc, senatore e deputato Gianni Fontana, avvocato, con appoggi vaticani, già nel Cda di Gemina e presidente della Cirio. Sfuma quello del notaio Maurizio Marino visto che il figlio Giacomo, 37 anni, ora direttore di Ubs Investment Bank di Londra, è dato in pole position per la carica di direttore generale al posto dell’uscente Fausto Sinagra. Il quale è diventato direttore di Torre Sgr, società leader nella gestione immobiliare e partecipata per il 37,5 per cento da Unicredit e per il 62,5 da Fortezza Re (riconducibile a fondi gestiti da Fortress Investment) e che gestisce anche Verona Property. E di Torre Sgr potrebbe diventare presidente, in futuro, lo stesso Biasi. È venuto meno anche il nome di Giovanni Sala, avvocato, vicepresidente vicario uscente. Incarico che verrebbe assunto dall’avvocato Giovanni Maccagnani, già nel cda uscente, molto vicino a Tosi. Che nel cda farebbe entrare l’imprenditrice Lisa Ferrarini, già nel Consiglio generale, e vicina anche al presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Maccagnani e Ferrarini, entrambi anche nel cda di Cattolica Assicurazioni, sarebbero due pedine anche tosiane, nel futuro cda. Per la presidenza è girato anche il nome dell’ex rettore dell’Università Alessandro Mazzucco. Oggi il faccia a faccia decisivo.E.G.