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Cantieri, San Giorgio in tilt
E la Ztl apre tutto il giorno

Vigili impegnati a far defluire il traffico alla Breccia di San Giorgio che collega il lungadige con via Ippolito Nievo FOTOSERVIZIO MARCHIORILungadige San Giorgio sbarrato all’altezza della porta a causa dei lavori
Vigili impegnati a far defluire il traffico alla Breccia di San Giorgio che collega il lungadige con via Ippolito Nievo FOTOSERVIZIO MARCHIORILungadige San Giorgio sbarrato all’altezza della porta a causa dei lavori
Vigili impegnati a far defluire il traffico alla Breccia di San Giorgio che collega il lungadige con via Ippolito Nievo FOTOSERVIZIO MARCHIORILungadige San Giorgio sbarrato all’altezza della porta a causa dei lavori
Vigili impegnati a far defluire il traffico alla Breccia di San Giorgio che collega il lungadige con via Ippolito Nievo FOTOSERVIZIO MARCHIORILungadige San Giorgio sbarrato all’altezza della porta a causa dei lavori

Il quartiere Valdonega e parte di Borgo Trento vengono svegliati da furiosi colpi di clacson e dall’odore pungente dei gas di scarico. Un’unica colonna d’auto si snoda da via Mameli alla fine di via Nievo, ingrossata dagli «affluenti» di viale D’Annunzio, da una parte, e di via Moschini - Breccia San Giorgio dall’altra.

Polizia municipale indaffaratissima a evitare la paralisi. Automobilisti a passo d’uomo sotto il sole con i nervi a fior di pelle: «Non so chi abbia “escogitato“ questo caos. I vigili, da soli, non possono gestirlo», si lamenta uno di loro. «Una situazione che si commenta da sé», grida un altro dal finestrino.

«Hanno trasformato il quartiere in una camera a gas, le mamme portano via i bambini dal parco giochi», critica un gruppo di residenti al bar Scoiattolo. «In più, per il cantiere di Santo Stefano e un provvedimento scellerato, anche lo sfogo di via Madonna del Terraglio è chiuso».

Questo, ieri mattina, in particolare nell’ora di punta, è stato l’effetto della chiusura di lungadige San Giorgio, nel tratto fra l’ex distributore e la chiesa, dovuta al cantiere per la riparazione della volta fognaria collassata nei giorni scorsi all’altezza della Porta, con rischio di crollo per la strada stessa.

SI APRE LA ZTL. Dopo una mattinata di fuoco, nel pomeriggio è arrivata la decisione del Comune: «Su richiesta della polizia municipale, tutti i giorni dalle 7 alle 20, fino al termine dei lavori, verrà aperta la Zona a traffico limitato del centro per decongestionare la viabilità nell’area di Porta San Giorgio. La durata dei lavori dovrebbe essere di una decina di giorni».

A questo provvedimento, applicato già ieri pomeriggio, se ne aggiunge un altro, sempre allo scopo di diluire il traffico: «Su richiesta del comandante dei vigili Altamura, lo scavo per la sistemazione della rete di energia elettrica in viale Nino Bixio vengono sospesi. Riprenderanno non appena gli interventi di Acque Veronesi in lungadige San Giorgio saranno ultimati; presumibilmente dalla metà di luglio».

L’assessore alla viabilità, Marco Ambrosini, spera nella «comprensione degli abitanti del centro. L’apertura della Ztl è una misura emergenziale, ma temporanea. E si sta facendo di tutto per finire i lavori ancor prima dei dieci giorni previsti».

CAMBIARE PERCORSO. E la polizia municipale torna a raccomandare agli automobilisti di evitare il più possibile la zona: «Utilizzare le circonvallazioni interna ed esterna e le Torricelle», ribadisce il comandante Luigi Altamura, rammaricato per il fatto che, stavolta, i cittadini si siano dimostrati poco attenti.

«Da dieci giorni martelliamo sul pericolo di code fra Borgo Trento e la Valdonega. L’avviso lampeggiava sui pannelli a messaggio variabile all’ingresso della città», rimarca il comandante. «A chi si lamenta della concomitanza fra il cantiere di Santo Stefano e quello di San Giorgio ricordo che quest’ultimo è di carattere emergenziale. La fognatura è crollata: rimandare i lavori avrebbe implicato il rischio di replicare il caso Firenze, dove è collassato il lungarno. Bisognerebbe essere grati, invece, di un intervento così sollecito».

Lorenza Costantino

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