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Alessia Rotta sui tagli

Calabria-Verona
Il ministro Toninelli
interrogato sui voli

Alessia Rotta sui tagli al servizio
L'aeroporto Catullo di Verona
L'aeroporto Catullo di Verona
L'aeroporto Catullo di Verona
L'aeroporto Catullo di Verona

«I pazienti provenienti calabresi che venivano a curarsi negli ospedali del nord Italia, tra cui proprio gli ospedali di Verona, potranno presto riprendere gli aerei da Reggio Calabria. E ci sarà modo di discutere della situazione dei lavoratori dipendenti di Alitalia, in questo momento, in cassa integrazione».

 

A dirlo è la deputata scaligera, Alessia Rotta. La parlamentare scaligera del Pd aveva presentato, agli inizi di settembre, una interrogazione al ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, e al ministro del lavoro, Luigi di Maio. Oggetto: il taglio dei voli dall'aeroporto di Reggio e la situazione dei dipendenti. Ma perchè l'onorevole scaligera si è occupata del problema del Tito Minniti, cioè dell'Aeroporto dello Stretto? «Ogni anno», ha spiegato, «sono centinaia le persone che sono costrette a muoversi dalla Calabria per venire a curarsi al nord. Alitalia aveva tagliato drasticamente i voli da e per Reggio riducendo, com'è tutt'ora, a un solo volo al giorno quelli per Roma e Milano. Una situazione inaccettabile che, oltre a creare gravi problemi di carattere sanitario, aveva ripercussioni turistiche sia nella nostra città che a Reggio Calabria, letteralmente isolata».

 

Secondo i conti della Rotta, come è stato pure scritto nella interrogazione, «nel 2017 su 27 Aeroporti italiani, quello di Reggio Calabria si è posizionato al 5° posto in termini di Cabin Factor (80,9%) ed al 13° come totale passeggeri in partenza trasportati, ben 204.864. Nel 2018, nel solo mese di aprile, i dati del Cabin Factor si sono attestati al 73,8%, nonostante i voli siano stati messi in vendita tardi e con tariffe molto elevate. Molti passeggeri, non trovando più offerta di voli su Reggio Calabria, sono tutt'ora costretti a spostarsi su altri aeroporti e cercato soluzioni alternative con altre compagnie, soprattutto low cost, presenti in maniera massiccia sugli scali come Lamezia e Catania».

 

Di qui la richiesta di «convocare un Tavolo di contrattazione con Alitalia, alla presenza delle Organizzazioni Sindacali e dei dipendenti Alitalia dell'Aeroporto di Reggio per preservare da possibili licenziamenti il personale Alitalia». Grazie anche alla pressione di vari altri deputati e senatori, la Sacal, la società di gestione degli aeroporti di Reggio, Lamezia e Crotone, ha raggiunto ora accordi con Alitalia e con Ryanair, rispettivamente. L’intesa con Alitalia prevede, dal 1 novembre, l’intensificazione dei collegamenti da Reggio Calabria per Roma e Milano. In base all’accordo, da Reggio partiranno tre voli quotidiani di Alitalia per Roma, tutti in continuità territoriale con i principali scali del nord, ovvero Milano, Torino, Verona e Venezia, ed uno diretto per Milano, con nuovi orari e relativi ritorni.

 

Per quanto riguarda l’aeroporto di Crotone, lo scalo, che avrebbe dovuto chiudere il 31 ottobre alla scadenza dell’accordo con Ryanair, resterà invece aperto grazie all’accordo raggiunto dalla Sacal con la compagnia irlandese. L’intesa prevede il mantenimento del volo per quattro volte la settimana per Orio al Serio e ritorno. La Compagnia italiana offrirà, dal 1 novembre ogni settimana ai passeggeri di Reggio Calabria, ben 28 voli per soddisfare le esigenze di mobilità del territorio rispetto ai 12 attuali. Voli che, ovviamente, saranno messi in coincidenza anche con Verona.

Gerardo Musuraca

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