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Partito da Cerea

Cade dal pedalò
22enne annega
nell'Adriatico

Lidi ferraresi, inutile l’intervento dei soccorritori in spiaggia: per Vasile Savin non c’era più nulla da fare
Lidi ferraresi, inutile l’intervento dei soccorritori in spiaggia: per Vasile Savin non c’era più nulla da fare
Lidi ferraresi, inutile l’intervento dei soccorritori in spiaggia: per Vasile Savin non c’era più nulla da fare
Lidi ferraresi, inutile l’intervento dei soccorritori in spiaggia: per Vasile Savin non c’era più nulla da fare

Una giornata di vacanza al mare finisce in tragedia. È accaduto al Lido degli Estensi, in provincia di Ferrara, dove un giovane carpentiere romeno, Vladut Vasile Savin, 22 anni, che abitava a Cerea, ha perso la vita ieri mattina dopo essere finito tra le onde da dove non è più riemerso.

E due anni fa, il 12 giugno, un fratello della vittima, Ioan, di 23 anni, era morto annegato nell’Oglio vicino a Mantova. A Cerea è rimasto l’ultimo dei tre fratelli Savin a cui ieri è toccato il triste compito di riconoscere la salma del congiunto e avvisare i genitori che vivono in Romania.

Vladut Vasile Savin era uscito verso le 10 su un pedalò, all’altezza del Bagno Italia, insieme a tre amici diciottenni, un ragazzo e una ragazza, tutti di Cerea, partiti la mattina presto per passare la domenica al mare.

I quattro amici erano reduci da una serata di festa. Ieri mattina avrebbero deciso di avventurarsi in acqua, nonostante il mare non fosse del tutto sicuro a causa del vento. All’improvviso, come ha ricostruito la Capitaneria di Porto, sarebbero caduti in acqua e Vladut, che pure sapeva nuotare, è andato a fondo, mentre gli altri ragazzi venivano soccorsi dai bagnini, allertati dalle loro urla di soccorso.

Uno dei ragazzi portati a riva è stato poi trasportato in ospedale per controlli, mentre sul posto è arrivato anche l’elisoccorso del 118.

A complicare le ricerche del giovane disperso in mare è stato il vento che ha iniziato a soffiare sempre più forte, facendo alzare le onde.

Il mare è diventato molto mosso e la vittima solo dopo due ore è stata trovata dai soccorritori. A causare la morte potrebbe essere stata una congestione. Ma il giovane romeno potrebbe essere anche morto annegato, anche se gli amici tendono ad escludere questa ipotesi perché il giovane sapeva nuotare bene.

La salma è stata posta a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe disporre l’autopsia per accertare le cause della morte.

«È una tragedia enorme per la famiglia e per la nostra comunità», spiega un conoscente del giovane carpentiere, un romeno che vive a Cerea, «e per la famiglia Savin è un’altra tremenda mazzata. Due anni fa era morto annegato Ioan, che viveva e lavorava a Mantova, e adesso è toccato a Vladut Vasile. Non so nemmeno come il fratello, che adesso è rimasto solo, possa averlo detto ai genitori. La nostra comunità è profondamente colpita da questa disgrazia».E.CARD.

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