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Al Centro Smistamento

Busta con polvere bianca, senza mittente e francobollo: scatta l'allarme alle Poste

Al Centro Smistamento
I vigili del fuoco sul posto (Dienne)
I vigili del fuoco sul posto (Dienne)
Allarme alle Poste (Dienne)

Una busta bianca, completamente immacolata. Senza indirizzo del destinatario, senza mittente e senza alcun francobollo. Quanto basta per ritenerla sospetta. È scattato l’allarme, ieri intorno alle 18, al Centro di meccanizzazione postale di piazzale XXV Aprile, vicino alla stazione: il centro dove tutta la corrispondenza arriva e viene smistata verso le varie destinazioni.

A trovare la busta è stato un dipendente che, come previsto in questi casi, ha subito contattato i vigili del fuoco e la polizia, che hanno applicato il protocollo di sicurezza per scoprire se si era di fronte a un effettivo pericolo. Il personale che si trovava all’interno dell’ufficio, due-tre persone, è stato allontanato.

I pompieri hanno aperto la busta e vi hanno trovato all’interno della polvere bianca. Poteva trattarsi di semplice farina, di cocaina o addirittura di una sostanza esplosiva o cancerogena: impossibile saperlo. I vigili del fuoco hanno sigillato e sequestrato il materiale, prima di spedirlo a un laboratorio specializzato di Mestre, dove verrà analizzato. I risultati saranno pronti nei prossimi giorni. La busta sospetta si trovava all’interno di un pacco con altre 50 lettere, che sono state messe «in quarantena» per il timore che possano essere state contaminate. Per il momento resteranno isolate, almeno fino a quando non arriveranno gli esiti delle analisi di laboratorio: se il risultato dovesse essere negativo, allora le buste verranno regolarmente recapitate ai legittimi destinatari.

 

Sarà difficile, invece, riuscire a capire dove la lettera sospetta sia stata imbucata: al Centro di smistamento di Verona, infatti, passano infatti decine di migliaia di buste, in arrivo da tutto il mondo. Per quanto riguarda il personale dell’ufficio interessato dal ritrovamento sospetto, al momento non sembrano esserci state ripercussioni particolari: se dovesse emergere che la sostanza trovata era effettivamente nociva, i dipendenti potrebbero essere sottoposti ad accertamenti medici, ma al momento sembrano stare tutti bene. Non resta, dunque, che aspettare il responso del laboratorio di Mestre, atteso tra domani e la prossima settimana.

Manuela Trevisani

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