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Buche in tutta la città La cura slitta per le piogge

Viale Piave, buche sempre più profonde anche per il passaggio di bus e camion FOTO MARCHIORIAutomobilisti in Transpolesana con le gomme squarciate dalle buche cercano di montare le ruote di scorta FOTO DIENNE
Viale Piave, buche sempre più profonde anche per il passaggio di bus e camion FOTO MARCHIORIAutomobilisti in Transpolesana con le gomme squarciate dalle buche cercano di montare le ruote di scorta FOTO DIENNE
Viale Piave, buche sempre più profonde anche per il passaggio di bus e camion FOTO MARCHIORIAutomobilisti in Transpolesana con le gomme squarciate dalle buche cercano di montare le ruote di scorta FOTO DIENNE
Viale Piave, buche sempre più profonde anche per il passaggio di bus e camion FOTO MARCHIORIAutomobilisti in Transpolesana con le gomme squarciate dalle buche cercano di montare le ruote di scorta FOTO DIENNE

La pioggia dei giorni scorsi, la colonnina di mercurio che torna a scendere, ed è ancora emergenza buche. Piccoli e grandi crateri disseminati qua e là per le strade di Verona. Asfalto che sembra quasi sbriciolarsi sotto il peso delle migliaia di auto, pullman e camion che passano ogni giorno. Tombini che cedono e rattoppi che in breve tempo creano avvallamenti ancora più grandi. LA MAPPA. Tra le situazioni più critiche, sempre corso Porta Nuova, al centro delle cronache lo scorso febbraio per una voragine che ha quasi inghiottito un’auto. E poi via Quattro Novembre, a Borgo Trento, dove l’asfalto sembra sul punto di cedere in diverse zone. E ancora, circonvallazione Oriani, vicino all’incrocio con via Città di Nimes, o lungadige Galtarossa, trafficatissimo, con tante buche e avvallamenti. Come in via IV Novembre, anche in via Interrato Acqua Morta, Rigaste Redentore e lungadige San Giorgio, l’asfalto dà segni di cedimento, così come li danno i sampietrini presenti in alcuni punti. Non è indenne nemmeno via Ippolito Nievo, su cui si è riversato nelle scorse settimane tutto il traffico di lungadige San Giorgio, chiuso per i lavori di Acque Veronesi. Qualche pericolo, infine, lo possono creare anche i numerosi tombini di viale Piave, soprattutto a ridosso del semaforo: negli anni, infatti, si è venuto a creare un forte dislivello con il manto stradale, rischioso per gli ammortizzatori delle auto e per le ruote dei motociclisti. GLI AMMINISTRATORI. «In questo momento, con le temperature così rigide e la pioggia, possiamo solo tamponare le emergenze», spiega l’assessore al Decentramento Marco Padovani. «Non appena arriverà la bella stagione, partiranno i lavori in tutte le circoscrizioni, ma bisogna tener presente che la rete stradale di competenza del Comune è di 1.200 chilometri, più altri 2.000 di marciapiedi». «Inoltre, la situazione che abbiamo trovato non è delle migliori», sottolinea Padovani, dicendo però di non voler fare polemica. «Abbiamo quindi del lavoro arretrato da fare». Tra le prime asfaltature in programma, figurano via Sant’Eufemia, via Catullo, via Emilei e via Achille Forti in centro. A Borgo Trento, verrà riasfaltata via IV novembre, con un intervento che prevede anche il rifacimento della guaina per un consolidamento maggiore del manto stradale. In terza circoscrizione, via Brigata d’Aosta, via Cristofori e via Sturzo. In quarta, via Sant’elisabetta e via Roveggia. In quinta, via Pacinotti e via Silvestrini. In sesta, via Puccini e Biondella. In settima, via Bruno, via Gottardo, via Marotto, via Monte Rosa. In ottava, via dei Ronchi e via del Toresin. SOCCORSO STRADALE E GOMMISTI. Tra coloro che godono, almeno in parte, per l’attuale stato delle strade cittadine, ci sono di certo i gommisti e le società che si occupano di soccorso stradale. «Solo ieri siamo intervenuti per quattro auto danneggiate», raccontano dal Soccorso stradale Bortolazzi Group. «Si aprono le buche e le auto ci finiscono dentro, tagliando i fianchi dei copertoni». Diego Melchiori e Claudio Giglio, dell’omonima ditta, non hanno potuto nemmeno gioire per l’aumento di lavoro, perché rispettivamente la moglie e la figlia sono finite in due crateri in Strada La Rizza nelle scorse settimane. E le ripercussioni le hanno sentite anche i gommisti. «Dopo 4-5 giorni di pioggia, c’è sempre un’incidenza maggiore di persone che si rivolgono a noi», spiega Gianmatteo Scapini, di Lazzarini Pneuservice. «Molti domandano anche la fattura, perché vogliono chiedere i danni al Comune. Ormai è una prassi». Il costo per un cerchione e una gomma da cambiare può arrivare anche a 1.000- 1.500 euro. «Non è un problema solo delle ultime settimane, anche se forse ora si è accentuato», spiega Federico Leone, titolare della Leone Gomme. «Invece di tutti quei rattoppi, servirebbe un po’ di manutenzione in più, e lo dico contro il nostro interesse, perché, in fondo, a noi conviene così». •

Manuela Trevisani

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