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Boschi e Alfano in città
per il Congresso dei

Attesi a Verona i ministri Maria Elena Boschi e Angelino Alfano
Attesi a Verona i ministri Maria Elena Boschi e Angelino Alfano
Attesi a Verona i ministri Maria Elena Boschi e Angelino Alfano
Attesi a Verona i ministri Maria Elena Boschi e Angelino Alfano

I notai d’Italia a raccolta a Verona per discutere di affetti e patrimonio nella famiglia che cambia. Sarà proprio la città scaligera, quest’anno, ad accogliere il cinquantunesimo Congresso nazionale del Notariato, richiamando in fiera da giovedì a sabato 1.400 professionisti, ma anche rappresentanti del mondo delle istituzioni, a cominciare dai ministri Maria Elena Boschi alle Riforme costituzionali, Angelino Alfano dell’Interno, Enrico Costa degli Affari regionali e autonomie con delega alla famiglia, oltre al sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli.

«Credo che Verona sia stata scelta come sede del Congresso perché è un centro importante del Triveneto, che negli ultimi anni ha rappresentato una realtà economica molto rilevante a livello nazionale», ha spiegato ieri il presidente del Consiglio notarile di Verona Nicola Marino, affiancato dai colleghi Michela Merighi e Art Paladini e dal consigliere delegato della Provincia Gaetano Nicoli. «I notai del Triveneto sono molto numerosi rispetto alla popolazione notarile, circa 560 su 4.800 notai in esercizio».

A distanza esattamente di 50 anni dal primo congresso nazionale, che si era tenuto nella nostra città dal 14 al 20 maggio 1966, i notai tornano dunque a Verona con una tre giorni dedicata alle nuove esigenze, di natura patrimoniale ed ereditaria, legate all’evoluzione della famiglia nella società italiana. «Con la legge Cirinnà è cambiato il regime della famiglia che possiamo definire «tradizionale» e si sono affacciate nuove famiglie, tra persone di sesso diverso o dello stesso sesso, nonché forme “embrionali“ di future famiglie, le convivenze registrate», prosegue il presidente Marino. «Forse è quindi giunto il momento di un ripensamento delle norme del nostro diritto successorio sulla successione legittima, sulle quote di riserva, sui patti successori, in funzione della possibilità di sistemazioni patrimoniali che possano essere più aderenti ai mutati tempi e alle nuove sensibilità».

Nel corso dei tre giorni, la categoria discuterà anche di temi legati al suo ordinamento interno, alle questioni previdenziali ed al suo futuro, in presenza del presidente del Consiglio nazionale del Notariato Salvatore Lombardo. Non mancheranno anche alcuni ospiti esterni, come il sindaco Flavio Tosi, il segretario della Cgia di Mestre Renato Mason e l’imprenditore Pietro Marzotto.

I notai scaligeri, inoltre, sono impegnati in questi giorni anche nell’organizzazione dell’Open day, che si svolgerà oggi in concomitanza della giornata europea della Giustizia: una giornata istituita nel 2003 dalla Commissione europea e dal Consiglio d’Europa per creare un momento di di confronto tra operatori della giustizia e cittadini.

«Abbiamo pensato di coinvolgere gli studenti per sensibilizzarli sul tema della legalità, per far conoscere loro i principi del diritto italiano ed europeo e per spiegare il ruolo che svolge il notaio», ha illustrato il consigliere Art Paladini. «Undici colleghi su 77 della provincia scaligera saranno oggi impegnati a incontrare i ragazzi degli istituti Messedaglia, Marco Polo e Alle Stimate per un totale di circa 700 studenti». Sempre oggi, infine, sarà attivo a Palazzo Barbieri lo sportello grtuito «Il notaio ti aspetta in Comune».

Manuela Trevisani

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