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«Bollettini in farmacia?
Non è il nostro mestiere»

La proposta dei bollettini postali in farmacia scaturita a Catania da Pharmevolution suscita perplessità da parte di Federfarma Verona, che si chiede «se non sia questo il tentativo di snaturare la vera mission della categoria che è sempre stata quella sanitaria e sociale».

«Condanniamo un’ipotesi di questo tipo perché crediamo che la farmacia debba essere contenitore ed erogatore di servizi sociosanitari che niente hanno a che fare con il pagamento dei bollettini postali», spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, «da anni le farmacie veronesi personale e servizi a costo zero per la popolazione come lo screening del tumore al colon retto, lo Studio Osservazionale sulla Fibrillazione atriale, quello sull’Aderenza alla terapia da parte dei pazienti over 65, la sensibilizzazione nella lotta al diabete e all’ipertensione. E questa, che è solo una piccola parte di quanto offerto. Sinceramente non capisco», conclude Bacchini, «cosa c’entrino i bollettini postali e quale sia la visione d’insieme del mondo-farmacia di chi li ha proposti».

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