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Blitz, Veronetta passata al setaccio

Pattuglie di carabinieri e polizia municipale durante i controlli nella zona di Porta Vescovo DIENNE
Pattuglie di carabinieri e polizia municipale durante i controlli nella zona di Porta Vescovo DIENNE
Pattuglie di carabinieri e polizia municipale durante i controlli nella zona di Porta Vescovo DIENNE
Pattuglie di carabinieri e polizia municipale durante i controlli nella zona di Porta Vescovo DIENNE

Cinquanta vigili e carabinieri schierati per una trentina di bar, negozi etnici e macellerie passati al setaccio. Sono alcuni dei numeri della maxi operazione di controllo, effettuata ieri pomeriggio a Veronetta tra via Colombine e Porta Vescovo, lungo le tre parallele di via Cantarane, via Venti Settembre e via San Nazaro. Nel dettaglio, 26 agenti di polizia municipale e 21 carabinieri, inclusi alcuni del Nas Nucleo antisofisticazione, sono entrati all’interno di bar, alimentari, gastronomie, ma anche negozi di parrucchieri e di telefonia della zona con vari obiettivi: controllarne le condizioni igienico-sanitarie, verificare la regolarità a livello amministrativo e identificare i frequentatori, alla ricerca di volti già noti alle forze dell’ordine. Con precedenti penali, dunque. Ma la maxi-operazione di ieri è stata solo la punta dell’iceberg di controlli avviati ormai da un mese nella zona, sulla base delle indicazioni arrivate dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Controlli che proseguiranno anche nelle prossime settimane e che saranno estesi in altri quartieri della città. Alle operazioni hanno partecipato il comandante della polizia municipale Luigi Altamura, il comandante provinciale dei carabinieri Ettore Bramato, il sindaco Federico Sboarina e l’Assessore alla Sicurezza Daniele Polato. «Si tratta di accertamenti avviati da tempo sulla regolarità delle attività commerciali», spiega Sboarina. «L’Amministrazione sta lavorando per una complessiva riconversione di queste zone. Ricordo che oltre al monitoraggio della sicurezza, siamo impegnati anche sul fronte della riqualificazione urbanistica del quartiere. Con il bando delle periferie sono stati messi a disposizione di Veronetta ben 18 milioni di euro per la sistemazione dell’altro silos di Santa Marta, la casa del Capitano e il Palazzo di Bocca Trezza». «Si tratta di un maxi intervento atteso da anni dai cittadini», sottolinea l’assessore Polato. «Un’operazione mirata, frutto delle numerose informazioni raccolte nei mesi scorsi e, anche, delle segnalazioni pervenute da parte dei residenti». Una quindicina di questi esercizi erano già nel mirino delle forze dell’ordine, come rivela il comandante Altamura. «Esiste già un fascicolo su queste attività: oggi stiamo approfondendo i controlli in modo da valutare se fare delle segnalazioni alla Questura ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che prevede la sospensione della licenza di un esercizio, che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose». A tal scopo, ieri, i vigili tramite il sistema Giano hanno controllato anche tutte le vetture parcheggiate vicino a queste attività per scoprire se erano o meno rubate, provviste di assicurazione, etc. «Oltre ai controlli amministrativi e di polizia», spiega il colonnello Bramato, «il Nucleo antisofisticazioni ha eseguito ieri verifiche a livello igienico-sanitario per verificare le condizioni di conservazione e di preparazione degli alimenti da vendere o proporre ai clienti». Ed ecco che ieri in un negozio è stato trovato del riso conservato vicino ai bidoni dell’immondizia. In un freezer arrugginito, sono stati trovati cibi, e in particolare pesce, conservati senza alcuna etichetta, né data di scadenza. Ma per ulteriori dettagli, bisognerà attendere l’esito dell’operazione. •

Manuela Trevisani

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