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Biglietto, rischio aumento Il filobus? Serve a metà

Autobus su Ponte Navi, uno dei punti più affollati dal trasporto pubblico e da dove passerà il filobus, vicino alla strettoia di via San Paolo a VeronettaI DIBATTITI DE L’ARENA.  Forum in redazione sui temi del trasporto pubblico e della mobilità alla vigilia dei lavori per il filobus. Ospiti in redazione da sinistra il tecnico dei trasporti Giulio Saturni, il presidente
di Atv Massimo Bettarello, il vicesindaco Luca Zanotto, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto,
il Capo di gabinetto della Provincia Matteo Pressi, il sindacalista Stefano Ferrari, il direttore generale
  di Atv Stefano Zaninelli, l’architetto e urbanista  di trasporti Tullo Galletti FOTO MARCHIORI
Autobus su Ponte Navi, uno dei punti più affollati dal trasporto pubblico e da dove passerà il filobus, vicino alla strettoia di via San Paolo a VeronettaI DIBATTITI DE L’ARENA. Forum in redazione sui temi del trasporto pubblico e della mobilità alla vigilia dei lavori per il filobus. Ospiti in redazione da sinistra il tecnico dei trasporti Giulio Saturni, il presidente di Atv Massimo Bettarello, il vicesindaco Luca Zanotto, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto, il Capo di gabinetto della Provincia Matteo Pressi, il sindacalista Stefano Ferrari, il direttore generale di Atv Stefano Zaninelli, l’architetto e urbanista di trasporti Tullo Galletti FOTO MARCHIORI
Autobus su Ponte Navi, uno dei punti più affollati dal trasporto pubblico e da dove passerà il filobus, vicino alla strettoia di via San Paolo a VeronettaI DIBATTITI DE L’ARENA.  Forum in redazione sui temi del trasporto pubblico e della mobilità alla vigilia dei lavori per il filobus. Ospiti in redazione da sinistra il tecnico dei trasporti Giulio Saturni, il presidente
di Atv Massimo Bettarello, il vicesindaco Luca Zanotto, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto,
il Capo di gabinetto della Provincia Matteo Pressi, il sindacalista Stefano Ferrari, il direttore generale
  di Atv Stefano Zaninelli, l’architetto e urbanista  di trasporti Tullo Galletti FOTO MARCHIORI
Autobus su Ponte Navi, uno dei punti più affollati dal trasporto pubblico e da dove passerà il filobus, vicino alla strettoia di via San Paolo a VeronettaI DIBATTITI DE L’ARENA. Forum in redazione sui temi del trasporto pubblico e della mobilità alla vigilia dei lavori per il filobus. Ospiti in redazione da sinistra il tecnico dei trasporti Giulio Saturni, il presidente di Atv Massimo Bettarello, il vicesindaco Luca Zanotto, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto, il Capo di gabinetto della Provincia Matteo Pressi, il sindacalista Stefano Ferrari, il direttore generale di Atv Stefano Zaninelli, l’architetto e urbanista di trasporti Tullo Galletti FOTO MARCHIORI

Maurizio Battista Enrico Santi Trasporto pubblico, il panorama è di luci e ombre. Da una parte il presidente dell’Atv, l’azienda veronese che gestisce le tratte urbane ed extraurbane traccia un quadro da «primi della classe» in Italia con un crescente aumento dei passeggeri negli ultimi quattro anni, l’incremento, sottolinea, è del 20 per cento, con un 5 per cento, nell’ultimo anno di crescita degli abbonamenti lavoratori, «numero che nel panorama nazionale non esiste», sottolinea. Dall’altra non mancano le incognite sul futuro. Attorno al tavolo per il forum de L’Arena, il vicesindaco e assessore Luca Zanotto, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto con il Capo di gabinetto Matteo Pressi, il prresidente di Atv Massimo Bettarello con il direttore Stefano Zaninelli, il sindacalista Stefano Ferrari, l’architetto e urbanista di trasporti Tullo Galletti e il tecnico dei trasporti Giulio Saturni. L’ARENA. In primo luogo è vero che il costo del biglietto rischia di aumentare? Le risorse da Roma per il trasporto pubblico non sono per nulla certe. BETTARELLO. «Le tariffe sono ferme al 2012. Ma fino a quando? Abbiamo chiesto un incontro con la Regione Veneto per stabilire una tariffa minima per le aziende di trasporto». SCALZOTTO. «Il ticket ora copre circa il 50 per cento dei costi totali, ma se la parte di risorse garantita da Stato e Regione dovesse diminuire non si esclude un aumento. Stiamo verificando quali saranno le condizioni che dovremo affrontare e quindi, a fronte di minori stanziamenti, se intervenire sulla parte chilometrica o sulla parte tariffaria o su entrambe». ZANINELLI. «Da quando sono state unificate le due aziende si è registrato un aumento delle utenze da 50 agli attuali 70 milioni con oltre 180mila persone trasportate in media al giorno nei nostri 600 mezzi che nelle ore di punta sono tutti in strada. Abbiamo 4.700 chilometri di rete extraurbana che sfora anche nelle province vicine e cinquemila fermate. In città sono 370 chilometri con 1.200 fermate». L’ARENA. Molti lettori ci segnalano continui ritardi per una velocità commerciale molto bassa: è un punto critico o no? ZANINELLI. «Abbiamo criticità soprattutto nei paesi prima di entrare in città. Questi non possiamo risolverli noi, ma le singole amministrazioni comunali. In città comunque per garantire velocità commerciale servono innanzitutto corsie preferenziali, implementate di poco negli ultimi anni». ZANOTTO. «Il filobus, che dovrebbe entrare in servizio nel 2022 potrebbe rappresentare la svolta. Il progetto comprende 6,3 chilometri di corsie preferenziali oltre ai 2,2 chilometri nella zona della stazione ferroviaria. La filosofia del filobus è che debba correre su sedime proprio nella quasi totalità per garantire una frequenza ogni 5-6 minuti e una velocità doppia rispetto a ora, caratteristiche che dovrebbero garantire il giusto equilibrio su quelle che vengono definite “rotture di carico“, cioè l’arrivo dalla provincia in stazione, o nei parcheggi scambiatori, degli utenti che poi si appoggeranno al filobus. Il potenziamento non è solo legato al mezzo, che in realtà è poco più grande di un autobus articolato e con capienza similare, ma è rappresentata dalle corsie preferenziali». ZANINELLI. «Ricordo che il tracciato del filobus non arriva nemmeno all’8 per cento del tessuto del Tpl urbano. Quindi l’asse del filobus sicuramente non è una soluzione rispetto alla forza che potrebbe avere un Tpl rafforzato. Perché il filobus è composto da vetture lunghe 18 metri, visto che in Italia non si può ancora arrivare a 24 metri come in altri Paesi europei, cosa che cambierebbe completamente la situazione. Non ci sarà, quindi, un grande incremento di portata. La tramvia -ricorda Zaninelli- era lunga 32 metri e poteva trasportare 430 persone a differenza del filobus che ne trasporta 158: sarebbe diventata l’asse portante del trasporto pubblico veronese. E la frequenza di tre minuti che si può ottenere con la tranvia non si ottiene con il filobus». «Di fatto, invece», continua Zaninelli, «il filobus non sopporterà la rottura di carico. Secondo i nostri dati, a Porta Vescovo e a Porta Nuova, se le cose stanno così, rimarranno a terra tremila persone all’ora. Su questo bisogna aprire un ragionamento che tenga conto di un Tpl tradizionale ormai saturo». SATURNI. «È già necessario a mio avviso pensare oltre il filobus. È già scandaloso», scuote la testa, «che dopo 15 anni di progettazione si stia ancora parlando della galleria di via San Paolo, a Veronetta. E poi», aggiunge, «c’è il nodo parcheggi scambiatori ancora da sciogliere e ricordo che quello che era previsto a San Michele prevedeva una capienza di soli 200 posti auto, il che di scambiatore ha poco, ma lo stesso parcheggio di Verona Sud è insufficiente con i suoi mille posti auto. Per questo si dovrebbe parlare anche si servizio ferroviario metropolitano... L’importante è legare la pianificazione agli investimenti». ZANOTTO. «Il Pums, piano urbano della mobilità sostenibile, ci fornirà dati e correttivi rispetto alla mobilità. Già alcuni dati sulla ciclabilità sono in aumento fino al 10 per cento grazie a una maggiore sensibilità ed è programmato un ampliamento della rete delle ciclabili nei quartieri Saval e San Zeno. Inoltre aggiungeremo altre 19 stazioni di bike sharing alle 20 esistenti e saranno collocate nei quartieri per creare un percorso virtuoso. Stiamo ragionando», continua, «anche su nuove aree da riservare ai pedoni in alcune vie cittadine che si prestano a tale scopo». FERRARI. «Tornando al problema ritardi, filobus e preferenziali, è necessario un tavolo tecnico periodico per esaminare le criticità e cercare soluzioni per fluidificarlo. A Verona i tempi di percorrenza sono tra i più lenti d’Italia. Pensare, in vista della filovia, ad aumentare le corsie preferenziali e ad allargare la Ztl vorrebbe dire cominciare ad abituare e gli utenti a rimanere fuori dal circuito cittadino per utilizzare il trasporto pubblico. Anche l’azienda dovrebbe fare di più perché gli autobus sono spesso stipati, con carenza di corse bis... La Provincia», conclude, «potrebbe fare un tavolo di coordinamento con i Comuni perché problematiche di rallentamento del trasporto pubblico ci sono ovunque». ZANOTTO. «Con il filobus ci sarà una riconfigurazione delle linee di Atv e un maggior numero di corsie preferenziali. Intanto, sarà riproposta la chiusura in orario serale di piazza Bra quando il trasporto pubblico è più scarico, non essendoci gli studenti. Ma la Bra resterà aperta ai mezzi pubblici». GALLETTI. «I criteri della pianificazione dei servizi sono rimasti inalterati da quando ho redatto il primo piano dei trasporti integrati di bacino per la Provincia, un piano impostato su linee forti e su linee a petalo che dovevano servire le aree subordinate, meccanismo che consentiva di dimezzare le attese».E sottolinea: «Uno dei motivi della disaffezione, a Verona, rispetto al trasporto pubblico è sempre stata una bassa frequenza (necessaria per contenere i costi) dei mezzi sulle linee di quartiere dove si attende, quando va bene, 20 minuti tra una corsa e l’altra... Tempi biblici rispetto alle esigenze di mobilità odierne». «E poi», prosegue, «è vitale l’informazione alle fermate: un conto è aspettare un autobus che passa tra 10 minuti, e un conto è aspettare per 10 minuti un mezzo che può passare da un momento all’altro. Quindi il meccanismo di protezione delle linee di trasporto pubblico attraverso le corsie preferenziali è la cosa migliore... sempre che non vengano invase da ciclisti. Il trasporto pubblico va tutelato al 100 per cento». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Maurizio Battista Enrico Santi

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