<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Bidelli senza titoli, scuole al setaccio

Una bidella al lavoro in una scuola veroneseAugusta CeladaAlessio Perpolli
Una bidella al lavoro in una scuola veroneseAugusta CeladaAlessio Perpolli
Una bidella al lavoro in una scuola veroneseAugusta CeladaAlessio Perpolli
Una bidella al lavoro in una scuola veroneseAugusta CeladaAlessio Perpolli

Il caso è partito da Bosco Chiesanuova e ora si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta la regione: collaboratori scolastici in attività ma privi dei titoli richiesti per svolgere il loro lavoro. Per ora sono quattro i casi sospetti segnalati alla Procura scaligera e ai carabinieri che hanno già avviato un’indagine. Per concorrere ad un posto di collaboratore scolastico, quelli che un tempo si chiamavano bidelli, è necessario essere in possesso almeno di un diploma di qualifica triennale. Con il solo possesso del titolo di studio richiesto si può chiedere di essere inclusi nelle graduatorie d’istituto di terza fascia, che vengono utilizzate dalle scuole per l’assunzione dei supplenti in sostituzione del personale assente. Spiega il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Bosco Chiesanuova, Alessio Perpolli: «Tutto è partito da una serie di controlli incrociati sui titoli di alcuni nostri collaboratori scolastici, prassi di routine quando ci sono richieste di supplenze, incremento di punteggi e così via. Abbiamo riscontrato delle anomalie sui certificati presentati da quattro persone, dove risultavano, tra l’altro, tutte con risultati eccellenti, il massimo dei voti, ma conseguiti in scuole che non erano autorizzate a rilasciare quei titoli, perchè non avevano avuto riconosciuta la parità scolastica». La scuola in questione si trova in provincia di Salerno e, all’epoca in cui erano datati i diplomi rilasciati ai quattro bidelli in attività in Lessinia, attivava corsi per cuochi. Dopo, però, ha cambiato nome e ragione sociale e si è trasformata in qualcosa d’altro. «Prima si chiamava istituto Forcella, poi è diventato la Fenice», precisa Perpolli. «Ma, in ogni caso, come ci ha fatto sapere l’Ufficio Scolastico di Salerno, che è stato molto collaborativo, devo dire, e anche quello regionale della Campania, quella scuola non era autorizzata a rilasciare quei diplomi». Nel corso degli accertamenti a Bosco Chiesanuova erano saltate fuori anche altre incongruenze, aggiunge il dirigente Perpolli, «come il fatto che una delle persone che poi abbiamo segnalato all’autorità giudiziaria avesse conseguito prima il diploma di cuoco e l’anno successivo quello di ragioniere. È evidente che c’è qualcosa che stona in questo percorso formativo. Penso che le indagini andranno a mettere in luce altre incongruenze». La decisione di segnalare subito la vicenda alla Procura, commenta il dirigente Perpolli, «era doverosa, ovviamente, ma anche dettata dalla volontà di rispettare un principio di giustizia nei confronti di quanti sono in regola con la formazione e con i titoli di studio e vengono scavalcati da chi, invece, non ha fatto lo stesso percorso regolare e ha preso il posto di chi ne aveva diritto». La vicenda è rimbalzata anche sul tavolo della dottoressa Augusta Celada, neodirettore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto, già ispettore del Miur e che per 15 anni è stata dirigente scolastica dell’Educandato Agli Angeli. «In realtà vicende come queste non sono una novità», precisa la dottoressa Celada. «Il problema è rappresentato da certe scuole private che aprono e chiudono in tempi brevi e forniscono, o non forniscono affatto, una documentazione che, comunque, non risulta poi valida. E qualcuno, purtroppo, su queste situazioni ci marcia». A questo punto, però, gli accertamenti toccano all’autorità giudiziaria, «alla quale forniremo tutto il supporto tecnico necessario perchè siamo di fronte a reati a tutti gli effetti», assicura la dottoressa Celada, «come ho già comunicato all’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Elena Cardinali

Suggerimenti