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Bertucco cade sul referendum
Ugoli nuovo capogruppo del Pd

È giunto a una svolta il caso di Michele Bertucco, il capogruppo del Pd sfiduciato dal suo gruppo consiliare perché non in linea con il partito sulle questioni nazionali, in primo luogo il suo schierarsi per il No al referendum costituzionale del 4 dicembre e la sua assoluta contrarietà ad ipotesi di intesa ad un eventuale ballottaggio con il Fare! del sindaco uscente Flavio Tosi.

Il passaggio delle consegne avrebbe dovuto essere formalizzato ieri, dopo la seduta del Consiglio comunale, che però è terminata prima ancora di iniziare per mancanza del numero legale nella maggioranza.

Il nuovo capogruppo del Pd a Palazzo Barbieri sarà con ogni probabilità Luigi Ugoli.

Il successore di Bertucco, 58 anni, avvocato, impegnato con ruoli di responsabilità nelle Acli, di cui è stato anche presidente provinciale, contestualmente rassegnerà le proprie dimissioni da vicepresidente del Consiglio comunale, carica incompatibile con quella di capogruppo.

«Nei giorni scorsi», si legge in una nota del partito, «il gruppo consiliare, in pieno accordo con il segretario provinciale Alessio Albertini e la segretaria cittadina Orietta Salemi, aveva proposto a Michele Bertucco di essere parte integrante e attiva nella costruzione della coalizione di centrosinistra da presentare alle prossime elezioni comunali, rimarcando la convinzione che una figura come la sua potesse costituire un’esperienza preziosa nella squadra di governo che il Pd si sta impegnando a costruire per Verona 2017».

«Il partito e i consiglieri», continua la nota, «hanno però ritenuto indispensabile confrontarsi contestualmente con Bertucco per verificare se vi fossero le condizioni di una sua adesione alla linea politica votata a larghissima maggioranza dall’assemblea provinciale del Pd lo scorso aprile». I segretari e i consiglieri, si sottolinea, hanno tra l’altro chiesto a Michele Bertucco «se condividesse il sostegno ad un Pd che si pone come alternativo a Tosi e antagonista alla Lega, al centro destra, al Movimento 5 Stelle e l’adesione ad un percorso in cui il Pd alle elezioni comunali si presenterà al primo turno affiancato anche da liste civiche mentre, raggiunto il ballottaggio, al secondo turno ogni intesa sarà possibile attorno al proprio candidato». La risposta di Bertucco, si legge nella nota, «non ha purtroppo dato un riscontro positivo».

Il comunicato si chiude esprimendo «pieno riconoscimento nei confronti di Michele Bertucco per il lavoro svolto in questi anni e per la dedizione dimostrata».E.S.

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