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Bella festa,
con ombre

Una festa è stata rovinata dai vandali. Che hanno la faccia da ragazzini. Ma che vandali e teppisti restano, se armati di farina, uova ed altro coinvolgono nelle risse turisti ed ignari passanti. O si divertono ad imbrattare chiese e monumenti.

Ma parlare solo di scarsa educazione fa sfuggire il nocciolo del problema. Che è quello dell’organizzazione, dell’ordine pubblico, della gestione (non certo così complessa) di una semplice manifestazione carnevalesca.

Per carità, la festa c’è stata, e per molti veronesi, è stata bella e divertente come al solito.

Ma il rovescio della medaglia sono i volti dei turisti imbufaliti, bianchi dalla testa ai piedi. O le urla delle madri con carrozzina prese in mezzo negli scontri. O ancora le pareti e le strade con uova rotte. Non è successa alcuna tragedia, ma questo non è il carnevale storico che vorremmo vedere. A Venezia, che vede la presenza di milioni di visitatori, chi è predisposto a controllare l’ordine pubblico fa un’accurata prevenzione rispetto a fenomeni di baby teppismo in maschera. Allora ci chiediamo, possibile che a Verona ci si limiti ad affiggere ordinanze e poi non farle rispettare? Va bene regolare il traffico, ma serve qualcosa di più.

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