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Battiti sposa il referendum
«Veneto, chance storica»

«Non è una battaglia ideologica ma una scelta di buon senso e il gruppo consiliare di Battiti per Verona Domani è compatto a favore del Sì ». Il capogruppo Marco Zandomeneghi riassume così la posizione del suo gruppo sul referendum del 22 ottobre sull’autonomia del Veneto.

Alla presa di posizione si sono uniti il vicepresidente del Consiglio comunale Paolo Rossi, la presidente della commissione Cultura Daniela Drudi, la presidente della commissione Politiche sociali, Maria Fiore Adami, Massimo Paci, Paola Bressan e Andrea Bacciga. Con loro anche Stefano Bianchini di Forza Italia.

«Il nostro Sì», sottolinea Rossi, «è nel solco della Costituzione che prevede il percorso dell’autonomia differenziata ed è nell’interesse di tutti i veneti. Esso», aggiunge, «rappresenta una sfida importante per tutto il Paese, a partire dal Veneto che darà così l’esempio intraprendendo un percorso di maggiore autonomia. Per questo motivo il nostro gruppo aveva bocciato il referendum centralista del 4 dicembre voluto dal Pd, perché andava nella direzione opposta di un nuovo ed equilibrato “regionalismo”».

Per Zandomeneghi e Rossi «il referendum del 22 ottobre rappresenta un’occasione unica per poter riscrivere i rapporti tra Stato e regioni sulla base del principio di autonomia». E affermano: «Avremo la possibilità di beneficiare di oltre dieci miliardi di euro l’anno, con il conseguente aumento del Pil, grazie alla valorizzazione delle regioni virtuose ed efficienti come il Veneto».

Bacciga, infine, evidenzia l’importanza della partecipazione «perché, essendo un referendum consultivo, più sono i votanti e più aumenta il suo peso politico». I presenti hanno fatto sapere che nelle prossime settimane saranno promosse iniziative sull’argomento.E.S.

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