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Bacchettate a chi mette a disposizione alloggi

La comunità di Pastrengo scenderà in piazza per protestare contro il sistema di assegnazione degli stranieri richiedenti asilo adottato per il loro paese. È stato stabilito nell’incontro che si è svolto lunedì sera nell’auditorium comunale. «Speravo che si fermasse l’afflusso di profughi nel nostro Comune invece non è così, nonostante le promesse espresse prima del commissario straordinario Nicola Noviello, che ha messo a disposizione l’ex scuola comunale di Piovezzano, dove ora sono alloggiati 15 stranieri, e poi dei funzionari della Prefettura», dice il sindaco Gianni Testi. «Ora sono entrati in gioco anche i privati proponendo altri edifici per i profughi. C’è da dire che i 15 ragazzi ospiti non hanno creato problemi. La cooperativa che gestisce il servizio è seria ed efficiente. Diversi però sono gli ultimi due casi che riguardano Pastrengo e hanno come protagonisti due privati. Sembra che per loro conti solo il guadagno e il profitto e per nulla la comunità di Pastrengo». E rincara la dose: «Noi sindaci abbiamo le mani legate. Non ci sono norme chiare sulla gestione, sulle politiche di rimpatrio e sulle eventuali espulsioni, per chi non rispetta la legge. E ci è giunta voce che altri 200 profughi sarebbero destinati a Cavaion. Stiamo lavorando, insieme alla Provincia, per istituire un tavolo con la Prefettura per un’equa distribuzione dei migranti». L.B.

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