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Tosi sta con Confcommercio

«B&b disonesti:
maggiori controlli
e tolleranza zero»

Turiste in Bra: l’offerta extralberghiera aumenta
Turiste in Bra: l’offerta extralberghiera aumenta
Turiste in Bra: l’offerta extralberghiera aumenta
Turiste in Bra: l’offerta extralberghiera aumenta

«Colpiremo senza pietà i gestori di bed&breakfast disonesti che oltre a danneggiare i concorrenti che rispettano le regole creano un gravissimo danno economico al territorio». Appena tornato dalle vacanze in Nord Europa, il sindaco Flavio Tosi dichiara guerra alle locazioni turistiche «fantasma». Vale a dire gli appartamenti e le stanze utilizzati a scopo ricettivo non registrate. Una «situazione insostenibile» l’ha definita il presidente di Confcommercio Paolo Arena, chiedendo al Comune di «intensificare i controlli e di valutare la possibilità di promuovere azioni decise». A tutto ciò s’è aggiunta la sentenza del Tar del Lazio che ha accolto un ricorso dell’Antitrust, bocciando la norma regionale che imponeva limiti alle attività extralberghiere nei Comuni ad alta intensità turistica e di aprire la partita Iva.

Una spinta verso la deregulation? «Il rischio c’è e il Tar con la sua sentenza», commenta il sindaco, «ha sicuramente aggravato la situazione, ma ricordo che sta alla Regione legiferare e fare più ordine sulla materia».

Quanto alle dichiarazioni di Arena, Tosi si dice «d’accordo». «Il presidente di Confcommercio ha assolutamente ragione: la concorrenza sleale in questo settore è infatti favorita da regole lasche, mentre, al contrario, l’albergatore paga fino all’ultimo... Il fatto che ci siano regole più flessibili fa sì che ci sia chi segnala e dichiara tutto e chi, in modo truffaldino, segnala e dichiara meno, o addirittura nulla».

A tale proposito Confcommercio chiede che si intensifichino i controlli per scovare i furbetti del B&B. «Ma noi», replica Tosi, «siamo fra i Comuni più attivi nei controlli, attraverso la polizia municipale in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle entrate. E a riprova di questo impegno», sottolinea il primo cittadino, «ci sono le molte segnalazioni cosiddette qualificate, vale a dire supportate da dati circostanziati, messe a punto incrociando le informazioni sui consumi e gli accessi alla Ztl. Segnalazioni», ribadisce, «che sono andate a buon fine nell’individuare le irregolarità e che hanno comportato la sanzione dei gestori che non rispettano le regole, evadendo la tassa di soggiorno».

Arena, tra l’altro, invitava a seguire l’esempio del Comune di Berlino che, a suo dire, «ha oscurato il sito di Airbnb per motivi di sicurezza e concorrenza e per arginare un fenomeno che stava inquinando il mercato».

Una possibilità, chiarisce però il sindaco, che non è nei poteri di un Comune italiano. «Noi non possiamo oscurare nulla, questa è semmai una prerogativa dello Stato», fa sapere Tosi, che spiega: «In realtà non l’ha fatto neanche Berlino, dove è stata emanato una normativa più restrittiva sul settore, una misura che là possono prendere, mentre in Italia ciò è di competenza della Regione».

Per il resto, Tosi assicura che le richieste di Arena troveranno ascolto. «Prossimamente metteremo in campo ulteriori strumenti di controllo e per incentivare le segnalazioni di attività che lavorano in maniera irregolare. Impiegheremo più personale e maggiori strumenti e possibilità per chiunque di fare segnalazioni, da parte dei gestori di strutture concorrenti o degli stessi residenti».

E ribadisce: «Il nostro impegno è massimo e lo facciamo nell’interesse degli stessi gestori onesti, ma anche della città perché l’illegalità sottrae risorse preziose per il territorio. L’evasione della tassa di soggiorno», spiega, «ci costa molte centinaia di migliaia di euro l’anno». A Palazzo Barbieri si promette quindi la linea dura contro i furbetti.

«C’è chi addirittura», esclama Tosi, «non segnala nulla, nessuna ospitalità, pensando di farla franca e contando su una supposta invisibilità».

Enrico Santi

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