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B&B abusivi nel mirino della polizia

L’insegna di un bed & breakfast. La polizia ha intensificato i controlli nelle strutture ricettive
L’insegna di un bed & breakfast. La polizia ha intensificato i controlli nelle strutture ricettive
L’insegna di un bed & breakfast. La polizia ha intensificato i controlli nelle strutture ricettive
L’insegna di un bed & breakfast. La polizia ha intensificato i controlli nelle strutture ricettive

Nascono come i funghi dopo la pioggia. Un giorno passi, ed è una vecchia casa, qualche tempo dopo passi e leggi fuori «dimora», piuttosto che «B&B». Verona è sempre più città turistica, lo dimostrano i flussi ininterrotti di visitatori che ormai in ogni mese dell’anno affollano le nostre piazze e i nostri siti. Tutto ciò ha indotto la questura di Verona a intensificare i controlli sulle attività ricettive: al vaglio in particolare B&B, affittacamere e locazioni uso turistico. L’obiettivo è quello di contrastare ogni genere di attività, alberghiera e non, esercitata in forma abusiva ovvero in violazione delle norme di legge dettate in materia di pubblica sicurezza. «Non si tratta soltanto di controlli amministrativi», dice il dirigente della Pasi (polizia amministrativa e sociale), Giuseppe Schettino, «vogliamo verificare chi sta all’interno delle strutture. In alcuni casi, i controlli sono nati da sospetti visto che da troppo tempo non venivano inseriti clienti, in un altro, che vede un minore coinvolto, a segnalarci la sua presenza, visto che ne era stata denunciata la scomparsa, è stato il suo cellulare». I controlli effettuati nei giorni scorsi, hanno portato alla segnalazione di diverse strutture all’autorità giudiziaria per violazione che sancisce l’obbligo per i gestori degli esercizi alberghieri e di tutte le altre le attività ricettive, comprese le più recenti forme di affittacamere e B&B, di dare alloggio esclusivamente a persone munite di validi documenti di riconoscimento, comunicando le generalità degli stessi, entro le 24 ore dal loro arrivo, alla competente questura. Le indagini, che si sono concentrate nei comuni di Verona, Sommacampagna e Vigasio, hanno già condotto gli agenti della polizia amministrativa e sociale all’individuazione di tre strutture che avevano omesso di comunicare i nominativi degli ospiti alla questura di Verona. Nei giorni scorsi, l’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, ha altresì denunciato il proprietario di un Bed and Breakfast in Corso Porta Nuova, per aver fatto alloggiare due minori sprovvisti di documenti e per la mancata comunicazione all’autorità provinciale di pubblica sicurezza della loro presenza all’interno della struttura. Agli esercenti cui è stato contestato l’illecito potrà essere comminata la pena dell’arresto fino a 3 mesi nonché la pena accessoria della sospensione temporanea dell’autorizzazione a svolgere attività ricettiva. «Nel caso di Vigasio avevamo ricevuto una segnalazione», conclude Schettino, «mentre per Sommacampagna abbiamo verificato che da tempo non venivano inseriti clienti. Conoscere chi è sul nostro territorio è fondamentale, anche per eventuali sviluppi di indagine». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Vaccari

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