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Atv, è boom di biglietti sugli autobus

Vendita di biglietti a bordo dell’autobus da parte dell’autista Atv
Vendita di biglietti a bordo dell’autobus da parte dell’autista Atv
Vendita di biglietti a bordo dell’autobus da parte dell’autista Atv
Vendita di biglietti a bordo dell’autobus da parte dell’autista Atv

La vendita di biglietti che si impenna e l’evasione che si dimezza: è questo il bilancio dei primi sei mesi dell’Azienda di trasporto pubblico, dopo che è stata avviata la vendita dei ticket a bordo accompagnata con il controllo visivo da parte dell’autista. In questo modo, non solo si può acquistare il biglietto, ma gli eventuali furbetti sono scoraggiati dal controllo costante. E i numeri sono tutti in crescita come spiega il direttore generale di Atv Stefano Zaninelli, strenuo sostenitore della vendita dei biglietti da parte degli autisti (che incassano 80 centesimi a ticket come premio per la mansione di venditore/controllore): «La vendita a bordo dei biglietti è letteralmente esplosa, come ci aspettavamo. L’evasione che prima era attestata attorno al 7 per cento ora viaggia attorno al 3 per cento. Avevamo stimato un costo, per i mancati introiti, tra i 2,5 e i 3 milioni di euro. Quindi stiamo recuperando almeno un milione e mezzo». È un’operazione che alla fine chiuderà in pari? «Stiamo sostenendo com’è ovvio alcune spese in più, per cui alla fine l’operazione sarà a costo zero per noi, però devo dire», prosegue Zaninelli, «che i tempi di recupero e di rientro sono più veloci del previsto».

I conti infatti sono positivi: «Finora abbiamo incrementato gli introiti di circa mezzo milione di euro rispetto allo scorso anno. Ma l’obiettivo per noi non è quello di guadagnare, perché diamo un servizio pubblico che deve essere in pareggio, bensì quello di garantire che tutti paghino il biglietto, perché è profondamente ingiusto che ci siano sempre i furbetti».

Dalle tabelle riassuntive del primo semestre emergono alcuni dati interessanti. Il primo è che nei primi sei mesi di quest’anno l’Atv ha venduto oltre 150 mila biglietti a bordo dei propri mezzi. Questa novità, introdotta quest’anno, accompagnata dal controllo visivo da parte dell’autista, ha provocato un cambio di mentalità per cui sono aumentate le vendite di tutti i biglietti, anche i carnet da 10 e quelli singoli venduti in tabaccheria o edicola. La vendita di biglietti ordinari è cresciuta del 7,1%, la vendita del carnet di 10 biglietti è aumentata quasi del 9% passando da 120 mila pezzi a quasi 131 mila e la vendita del biglietto giornaliero è balzata del 52%. «Quest’ultimo è un prodotto che abbiamo pubblicizzato molto per i turisti sul lago e i risultati ci danno ragione perché estremamente conveniente», spiega Zaninelli.

In termini assoluti, i benefici si fanno sentire anche sui biglietti extraurbani. Nei primi sei mesi Atv ha venduto quasi 3 milioni e mezzo di biglietti urbani (+11,4% sul 2015) di cui 619.141 nel solo mese di giugno (+34,5% sul 2015). per l’extraurbano sono stati venduti in sei mesi 3 milioni 259mila biglietti (+12,4% sul 2015) mentre nel solo mese di giugno i titoli di viaggio sono stati 804mila (+14,5%). E la crescita degli abbonamenti si aggira attorno al +10%.

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