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Arsenale, l’archivio fuori uso
Stop a chi cerca documenti

L’archivio comunale dell’edilizia privata, negli edifici cadenti dell’Arsenale: è chiuso da un anno e mezzo
L’archivio comunale dell’edilizia privata, negli edifici cadenti dell’Arsenale: è chiuso da un anno e mezzo
L’archivio comunale dell’edilizia privata, negli edifici cadenti dell’Arsenale: è chiuso da un anno e mezzo
L’archivio comunale dell’edilizia privata, negli edifici cadenti dell’Arsenale: è chiuso da un anno e mezzo

Chi cerca non trova, all’archivio comunale dell’edilizia privata, all’Arsenale. Il motivo? «Edificio inagibile». Sia per i dipendenti amministrativi, sia per cittadini che volessero richiedere documenti - a causa del tetto a rischio di crollo per infiltrazioni d’acqua. Come scrisse L’Arena il 30 ottobre 2014. Quasi un anno e mezzo fa. A meno che...chi dopo ripetute richieste non riesce ad accedervi, non si rivolga ai carabinieri. Lo ha fatto un residente che, presentata denuncia in Procura per una controversia legata a un immobile, ha ottenuto quanto chiedeva da tanto tempo, per affrontare in sede giudiziaria il suo caso.

Nell’ultimo anno e mezzo sono stati centinaia i casi di residenti, imprese, geometri, architetti, ingegneri, avvocati che seguono pratiche legati a proprietà immobiliari, impossibilitati a entrare in una parte di edifici dell’ex complesso militare austriaco. L’Arsenale, di cui si sta ipotizzando da decenni un piano di riconversione. Per il quale il Comune, proprietario, sta ora attendendo da Italiana Costruzioni una proposta progettuale, visto che sarebbe tramontata quella di Rizzani de Eccher e Contec. Considerando le centinaia di migliaia di carte e progetti legati a immobili e terreni, è chiaro che i disagi per la - ribadita ai richiedenti - inagibilità dell’archivio, sono gravi. Al punto che cittadini che stanno vendendo una casa sono bloccati, perché non sono riusciti a produrre i documenti dell’immobile, contenuti nell’archivio.

Gli edifici dell’Arsenale danneggiati sono quelli che danno verso Borgo Trento, in cui ci sono gli imponenti archivi del settore edilizia privata, fino al 2004. Chiusi per motivi di sicurezza, come stabilito un anno e mezzo fa da una circolare dell’allora assessore all’urbanistica ed edilizia privata, Francesco Marchi.

A Palazzo Barbieri, anche in considerazione del fatto che si stava valutando che cosa fare del restauro dell’Arsenale, un anno e mezzo fa non si ipotizzava di intervenire con lavori, per riparare e mettere in sicurezza gli edifici. Si stava cercando, come facevano sapere in Comune, una soluzione alternativa. Cioè trasferire altrove le migliaia di metri cubi di carte. Un anno e mezzo dopo, e a fronte di continui e crescenti disagi per tutti, che cosa si pensa di fare, allora? L’assessore all’urbanistica e all’edilizia privata, Gian Arnaldo Caleffi, spiega: «Siamo consapevoli di questo problema e attendiamo che, nell’ambito della riorganizzazione e ristrutturazione dell’ex Arsenale, si riesca a risolverlo». Nel frattempo però - scartata come pare ancora una volta l’ipotesi di sistemare provvisoriamente il tetto degli edifici fatiscenti - è possibile che si trovi una soluzione alternativa, stabile o provvisoria che sia? Ciò considerando che prima di vedere un nuovo Arsenale ci vorranno alcuni anni?

Da Palazzo Barbieri trapela anche un’altra idea, che potrebbe concretizzarsi. Quella cioè di trovare degli spazi per l’archivio nell’ex caserma Santa Caterina, adiacente all’omonimo forte, al Pestrino, vicino al Porto San Pancrazio. Acquisita dal Comune un anno fa, poco dopo il forte stesso. Si sta studiando come ricavare lì dei locali per i magazzini della Fondazione Arena, vicino ai quali andrebbe l’archivio dell’edilizia privata. In tempi che in tanti - dipendenti, cittadini e professionisti - si augurano brevi.

Enrico Giardini

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