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Arsenale, dà spettacolo
la realtà in miniatura

Un modellino di aereo della seconda guerra mondialeUno dei diorami che raffigurano la Verona ottocentesca FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORIAppassionati davanti alle vetrine della mostra all’Arsenale
Un modellino di aereo della seconda guerra mondialeUno dei diorami che raffigurano la Verona ottocentesca FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORIAppassionati davanti alle vetrine della mostra all’Arsenale
Un modellino di aereo della seconda guerra mondialeUno dei diorami che raffigurano la Verona ottocentesca FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORIAppassionati davanti alle vetrine della mostra all’Arsenale
Un modellino di aereo della seconda guerra mondialeUno dei diorami che raffigurano la Verona ottocentesca FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORIAppassionati davanti alle vetrine della mostra all’Arsenale

È tutto come nella realtà, però piccolissimo. Sul ponte della nave sono appesi microscopici salvagenti bianchi e rossi fatti con gli anellini, la pasta da brodo. Questo modellino nautico è 700 volte più piccolo dell’imbarcazione originale, il più minuscolo dell’intera esposizione.

Non solo navi, comunque, alla decima mostra di modellismo «Città di Verona», inaugurata all’Arsenale, dove rimarrà fino a domenica prossima. «I pezzi da ammirare sono oltre 600, frutto della passione certosina di 180 espositori», spiega Paolo Bonente presidente dell’Associazione modellismo storico, organizzatrice della manifestazione insieme all’International plastic modellers’ society Verona. Il Comune ha dato il patrocinio e la mostra è stata aperta con il taglio del nastro dell’assessore al Tempo libero, Alberto Bozza.

La sorprendente abilità dei costruttori in miniatura si è sbizzarrita pure nella riproduzione di aerei, automobili e mezzi militari, sia contemporanei sia di un tempo. E non mancano le divagazioni nella fantascienza, con le astronavi magari ispirate a film cult come Star Wars.

Poi si entra nel grande capitolo storico in cui, dentro scintillanti teche di vetro, rivivono i conflitti del passato. Dall’epoca romana, con la battaglia di Zama (202 a.C.), l’ultima della seconda guerra punica, per arrivare a Waterloo (1815), dove viene immortalato in particolare lo scontro fra i napoleonici e le truppe scozzesi in kilt della compagine britannica. Le uniformi e le armi dei soldati, i cavalli e il paesaggio circostante è perfetto e fedele in ogni dettaglio.

Non poteva essere altrimenti, tra le opere più apprezzate dai visitatori ci sono i diorami di Giorgio Frildini, che ricreano scorci e avvenimenti della Verona del passato. Sembra quasi di essere presenti al momento in cui, nel 1805, il comando militare francese smontava l’Arco dei Gavi e lo portava via dall’attuale corso Cavour – ostacolava il traffico militare – per immagazzinarlo negli arcovoli dell’Arena. Oppure, il 29 ottobre dello stesso anno, durante la resa degli austriaci contro le forze franco-italiche dopo lo scontro sul ponte delle Navi. «Dietro i modellini c’è un grande studio della storia, della meccanica, e anche architettonico e paesaggistico», spiega Bonente.

Gli espositori provengono da tutta Italia e partecipano al concorso che vedrà premiati, domenica prossima nel pomeriggio, le opere migliori per le diverse categorie. Gli orari in cui si può visitare la mostra è dalle 15 alle 18 nei giorni feriali; dalle 9 alle 18 sabato prossimo; dalle 9 alle 15 domenica, con a seguire la premiazione.

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