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Arena, dopo Cattolica c’è Cariverona

Cecilia Gasdia, sindaco Sboarina, presidente Paolo Bedoni di Cattolica con l’ad Alberto Minali MARCHIORI
Cecilia Gasdia, sindaco Sboarina, presidente Paolo Bedoni di Cattolica con l’ad Alberto Minali MARCHIORI
Cecilia Gasdia, sindaco Sboarina, presidente Paolo Bedoni di Cattolica con l’ad Alberto Minali MARCHIORI
Cecilia Gasdia, sindaco Sboarina, presidente Paolo Bedoni di Cattolica con l’ad Alberto Minali MARCHIORI

Nella squadra di lavoro per il rilancio della Fondazione Arena, dopo Cattolica Assicurazioni arriverà, anche se probabilmente in forme diverse, anche il sostegno della Fondazione Cariverona. Conferme in questo senso arrivano anche da fonti di via Forti dove il presidente Alessandro Mazzucco ha avuto già lunghi colloqui con la nuova sovrintendente Cecilia Gasdia (a pranzo) e più volte con il sindaco Federico Sboarina, presidente dell’ente. I «rumors» hanno trovato ulteriori conferme ieri a margine dell’incontro ufficiale che si è svolto a Palazzo Barbieri nel quale Cattolica Assicurazioni con il suo presidente Paolo Bedoni e all’amministratore delegato Alberto Minali hanno confermato l’impegno strategico per la Fondazione Arena. Cattolica, come abbiamo riportato ieri, interviene con risorse fresche che in totale ammonteranno a circa 1 milione 700 mila euro; di cui 530 mila per mettersi alla pari con gli altri soci fondatori e quindi entrare da protagonista nel board e poi con circa 590 mila euro da ripetere per il 2018 e il 2019 come quota parte del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo. «C’è un cambio di prospettiva», ha detto il presidente Paolo Bedoni che siederà in consiglio di indirizzo già dalla prossima riunione dopo Pasqua, «per cui non siamo qui in aiuto della Fondazione Arena ma perché crediamo che l’Arena sia una grande opportunità. Vogliamo essere protagonisti della partita per una sfida internazionale». Se Cattolica entrerà con un posto in Consiglio di indirizzo alla pari dei soci fondatori, Fondazione Cariverona che è già socio fondatore storico e quindi non deve pagare la fiche d’ingresso, ha già manifestato e confermato la sua disponibilità per sostenere l’ex ente lirico ma in modo diverso. La logica del presidente Mazzucco e del direttore generale Giacomo Marino infatti non è tanto quella delle erogazioni quanto quella del sostegno a progetti precisi, mirati. Questa disponibilità è stata confermata anche ieri al nostro giornale, di fronte alle numerose sollecitazioni arrivate all’istituto. Un segnale molto rilevante, dopo che Cariverona negli anni scorsi si era ritirata dall’impegno diretto in Fondazione Arena, sospendendo il versamento della quota parte di Fus per una sorta di raffreddamento tra la presidenza di allora (Biasi) e la gestione dell’ente che si sarebbe voluta più manageriale, senza il rischio di versare contributi a fondo perduto. Il riavvicinamento di Cariverona all’attività areniana è dunque un segnale preciso di controtendenza anche se non avverrà con il versamento della quota parte del Fus. «Questa è un’ipotesi che non è all’ordine del giorno, si deve trovare un modo diverso, nuovo, di sostegno all’ente», affermano fonti di Cariverona. Di sicuro il dossier Arena è sul tavolo del presidente Mazzucco al pari di quello della valorizzazione degli immobili storici di Unicredit, dei Magazzini generali, delle opportunità della Fiera, del futuro del Catullo. Quindi, la disponibilità a finanziare e sostenere progetti mirati in Arena da parte di Cariverona è assicurata. Così come anche la Regione, che è già socio fondatore, potrebbe incrementare il contributo. Del resto lo ha ribadito anche ieri il sindaco Sboarina nel corso dell’incontro con i vertici di Cattolica a Palazzo Barbieri: «Si può contribuire a Fondazione Arena in molti modi, anche restando fuori dal Consiglio d’indirizzo. Stiamo lavorando affinchè i sostenitori diventino sempre più numerosi», sottolineando che «Cattolica porta una risorsa fondamentale. E il fatto che il presidente Bedoni sieda al tavolo del Consiglio d’indirizzo ci fa capire quanto sia importante questo sostegno e questo impegno. Spero in un positivo effetto domino». •

M.Batt.e E.Card.

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