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«Ancora tanti
i punti oscuri
sull’opera»

La «pax tosiana» scorre sui fili del filobus? Michele Bertucco, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, non si dice tanto convinto. «Se è stato gestito in questa maniera il più importante appalto pubblico della città cosa dobbiamo pensare di questa amministrazione?», si chiede. E precisa. «Non passa giorno senza che la vicenda Amt-filobus si arricchisca di qualche nuovo episodio», dice. «Ora il sindaco fa il buono invitando il presidente Ederle ad andare avanti, ma la verità è che il sindaco vuole scaricare su altri le proprie responsibilità. La realtà è ben diversa». A oggi, aggiunge Bertucco, «è stato presentato solo il progetto esecutivo del primo stralcio, Verona sud-stazione Porta Nuova. Progetto presentato ancor prima di scegliere il mezzo. Su questo primo stralcio l’Ati ha presentato riserve per circa 7 milioni. Poi il progetto esecutivo di secondo stralcio (il più complesso) a oggi deve essere validato e non sono stati risolti i punti critici di via San Paolo e di via Città di Nimes oltre alle problematiche in Borgo Venezia. Inoltre l’intero progetto non è supportato da un adeguato studio della mobilità sia pubblica che privata». I parcheggi scambiatori? «Sono noti i problemi del progetto del deposito che dovrà essere oggetto di variante. Rimangono ancora in sospeso i parcheggi scambiatori di San Michele e di Ca’ di Cozzi. E il Cipe è ancora in attesa del progetto definitivo che non sarà certo consegnato in tempi brevi».E.G.

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