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Cadaver-Lab a Verona

Anatomia «dal vero»
per le tecniche
d'emergenza

Una sessione di studio
Una sessione di studio
Una sessione di studio
Una sessione di studio

Avete mai pensato di comprare un cadavere? Sì, sì, avete letto giusto. A Verona c’è un’azienda che vende cadaveri importati dall’America per uso scientifico. O meglio dall’azienda acquisti un pacchetto di formazione che comprende l’uso di cadavere.

Oggi in via Torricelli, nella sede di Iclo si tiene Cadaver Lab. Un laboratorio di cadaveri, un corso di emergenza, sulla rianimazione, l’intubazione di persone ferite gravi eseguito, anzichè sul classico manichino su un cadavere.

Il Cadaver Lab, procedure anatomiche di emergenza sanitaria ha dimostrato di essere una delle attività didattiche più sviluppate ed in crescita negli stati esteri come Usa, Canada e Australia.

Il laboratorio “Procedure anatomiche” consiste nell’effettuare procedure rare e/o critiche in un ambiente controllato, nel quale i discenti hanno la possibilità di: eseguire le procedure su un vero e proprio umano, che consente un maggior realismo ed un eventuale ripetizione in modo da assodare le conoscenze teoriche e applicarle nella pratica; eseguire le procedure in un ambiente educativo in grado di aumentare il comfort e migliorare il pathos per quando le procedure verranno applicate in regime di urgenza/emergenza; essere seguiti da docenti esperti nel campo dell’emergenza, consentendo un continuo confronto sulle indicazioni, controindicazioni, complicazioni delle azioni eseguite, valutando le novità o gli approcci alternativi alle procedure standard.

A fine corso (costa 400 euro, ma sono stati fatti sconti agli studenti sia di medicina che di infermieristica), i partecipanti dovranno conoscere o essere in grado di eseguire in autonomia, con un livello sufficiente, le tecniche affrontate durante il corso.

«Il realismo è fondamentale», spiega Michele Masotto, infermiere specialista in urgenze, che dopo aver lavorato al 118 di Verona è andato a quello di Trento e quindi negli Usa, dove come sottolinea lui, l’infermiere è apprezzato quanto un medico.

Masotto fa parte del comitato organizzatore di Empt_solution e tra i fondatori ci sono anche l’infermiere Fabrizio Lorenzoni e il medico anestesista Michele Musiari. Una mano nell’organizzazione gliel’ha data l'Accademia di formazione di cui fanno parte molti infermieri del 118 di Verona. Prima data in Italia, a Verona, seconda data il 16 maggio. «L’associazione nasce nei primi mesi del 2016 dopo una raccolta di idee tra colleghi infermieri, con l’intento di creare e pianificare un pacchetto di formazione specifico per i professionisti sanitari che operano nell’ambito dell’emergenza e dell’urgenza sanitaria, intra ed extra ospedaliera. Il tutto prende spunto da un’esperienza fatta durante un viaggio in America, con lo scopo di conoscere la figura del Flight Nurse e Flight Paramedic ed il suo percorso formativo», spiega Masotto.

«L’associazione scientifica Empt (emergency medicine powered training) nasce per fornire una formazione di alta qualità a tutti i professionisti sanitari (infermieri e medici) impegnati nei servizi di emergenza medica intra ed extra ospedaliera e/o nelle organizzazioni che contribuiscono ad essa. L’obiettivo principale è formare personale specifico con le conoscenze più innovative e realistiche, seguendo le più recenti linee guida e andando a colmare alcune lacune che solo la realtà operativa potrebbe altrimenti fornire».

«Siamo già in sold out per la prima data», dice Masotto, «abbiamo 30 partecipanti, poi 5 specializzandi e 15 ospiti, per far capire loro esattamente cosa facciamo, arrivano dall’America e dalla Svizzera». Masotto ha parole entusiaste per Iclo Srl: «Esiste una fondazione specifica in America, ed è un’azienda che ha un sacco di classificazioni di qualità, sale operatorie all’avanguardia, 12 postazioni. E vi si opera su cadavere».

Alessandra Vaccari

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