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Amt, in due cda resa dei conti
su filobus e «caso direttore»

Una simulazione fotografica del passaggio del filobus in piazza Bra
Una simulazione fotografica del passaggio del filobus in piazza Bra
Una simulazione fotografica del passaggio del filobus in piazza Bra
Una simulazione fotografica del passaggio del filobus in piazza Bra

Febbre... da filobus. E da scontri aziendali. Stefano Ederle, presidente dell’Amt, lo ammette, quando gli chiediamo come ha accolto le parole del sindaco Flavio Tosi (L’Arena di ieri) il quale ha detto che la sua revoca non è contemplata e, comunque, «va conclusa la pulizia dell’azienda». Ciò con allusione alle «mancanze e carenze organizzative aziendali segnalate dallo stesso presidente» e il riferimento è al direttore Carlo Alberto Voi. «Dopo settimane di tensione e polemiche sull’Amt mi è venuto un febbrone a 39 e mezzo», dice Ederle. «Ma sia chiaro: io al Consiglio di amministrazione ci sarò, per presentare il cronoprogramma del filobus. E ben venga questa svolta e ritrovata voglia di collaborare, nell’interesse del filobus e della città».

Così Ederle si esprime in vista del Consiglio di amministrazione da lui convocato diversi giorni fa per oggi, alle 18. Ma ieri Ederle ha convocato un altro cda, per domani, alle 18.30, per mettere ancora una volta al voto l’ordine del giorno relativo a procedure nei confronti del direttore Voi per aspetti aziendali passati, che - come ha illustrato Ederle - prevede o il licenziamento, o un atto di indirizzo (non sanzione disciplinare) o un accordo economico fra azienda e direttore. Su questo odg in varie occasioni il cda non si era mai espresso.

Insomma, adrenalina a mille, per l’Amt. Ma facciamo un passo indietro. Tosi al nostro giornale ha detto che la sfiducia al presidente non è contemplata, facendo quindi cadere ogni possibilità che al posto di Ederle, come presidente, venga nominato l’ex consigliere della Fondazione Cariverona Riccardo Caccia, già presidente della Seconda circoscrizione, assessore e presidente del Consiglio comunale nonché presidente di Veronamercato.

Al cda di oggi - dopo attacchi da consiglieri comunali di maggioranza tosiani, su tutti Vittorio Di Dio, ma anche del cda e del sindaco - a Voi e anche a Ederle, saranno presenti anche i tre consiglieri di maggioranza nel cda Emanuele Tosi (vicepresidente), Elena Sonego e Alfredo Frinzi, oltre al rappresentante del Pd Giulio Saturni. Tosi ha detto dunque che il presidente - che dunque resta - e i consiglieri devono trovare un «modus vivendi» e che in ogni caso la maggioranza in cda, di tre consiglieri su cinque, può comunque decidere anche senza il voto di Ederle. Ma ciò (alla luce cda di domani convocato ieri sera) significa che sul progetto filobus potrebbe esserci il voto unanime, almeno dei quattro tosiani (su cinque del cda) mentre sull’odg al voto domani potrebbe non essere così? Quindi il posto di Voi potrebbe essere a rischio? Lo si vedrà già oggi.

Ederle comunque distingue due livelli: il filobus e l’azienda. «All’avvocato Maccagnani, al direttore lavori Ortolani e al responsabile unico del procedimento, Voi, ho richiesto un cronoproramma dettagliato con tutte le fasi del filobus, da esporre al cda e che sarà poi da condividere con il Comune», dice. E la richiesta di fare pulizia nell’azienda? Ederle ha sempre detto che per lui non ci sono estremi per alcuna sanzione disciplinare verso Voi. «Non c’è dubbio che si debba procedere sulla strada della trasparenza e legalità, come ho sempre detto e praticato da un anno a questa parte, da quando ho questo incarico», puntualizza. Ma l’incarico di Voi traballa ancora? «Cambiare il Rup ora è del tutto inopportuno», aggiunge, «e comunque se siamo arrivati a compiere questi ultimi passaggi grazie proprio all’operato tecnico dell’Amt».

Sugli ultimi sviluppi interviene il vicepresidente del Consiglio regionale Massimo Giorgetti, di Forza Italia. «Dopo 29 giornate al cardiopalma in cui quotidianamente abbiamo appreso le vicende di Amt dai quotidiani locali», dice, «tra inspiegabili richieste di dimissioni al presidente e guerra tra esponenti della Lista Tosi e il direttore, finalmente leggiamo di un atteggiamento distensivo del sindaco nei confronti di Ederle. Era ora. Evidentemente il Ferragosto ha riportato il buon senso in una situazione oscura ai cittadini. Infatti tuttora risulta poco chiaro il motivo per cui si sia rotta la fiducia tra Ederle e Tosi. Sarebbe quindi auspicabile che venisse fatta chiarezza».

Il tempo stringe, però. «Dopo 10 anni di chiacchiere e occasioni perse», aggiunge Giorgetti, «il filobus resta l’unica opera che l’Amministrazione Tosi forse porterà alla luce. Questo è un obiettivo fondamentale per Verona e tutte le forze politiche, da sinistra a destra, dovrebbero lavorare in modo univoco per raggiungerlo. Quindi invito direttore e presidente a guardare avanti perché dal loro buon lavoro dipende il futuro del trasporto pubblico veronese».

Enrico Giardini

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