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Amt, il sindaco «grazia» il presidente «Ma concluda la pulizia nell’azienda»

L’ingresso della sede dell’Amt in via Torbido
L’ingresso della sede dell’Amt in via Torbido
L’ingresso della sede dell’Amt in via Torbido
L’ingresso della sede dell’Amt in via Torbido

Il «ribaltone» nell’Amt per ora non ci sarà e il presidente Stefano Ederle, in trincea da settimane contro i suoi stessi consiglieri di maggioranza, con tutta probabilità uscirà indenne anche dalla riunione del Cda convocata per domani. A revocare la sua nomina da presidente, per ora, infatti, il sindaco Flavio Tosi non ci pensa. «La sfiducia non è contemplata e anche se si dimettessero i tre consiglieri di maggioranza il Cda rimarrebbe in piedi... A questo punto devono trovare un modus vivendi». E come? «La maggioranza può decidere con lui, o senza di lui...».

In pole position a prendere il posto di Ederle, nel caso di un’accelerazione della crisi interna all’azienda responsabile del progetto filobus, ci sarebbe l’ex consigliere della Fondazione Cariverona Riccardo Caccia. Ma è lo stesso sindaco Tosi a smentire voci di congiura. «Mi risulta», dice, «che all’ordine del giorno ci siano solo comunicazioni e informazioni sul filobus». Tosi, tuttavia, torna a puntare il dito sulle «mancanze e carenze amministrative e organizzative dell’azienda». Nel mirino c’è il direttore generale Carlo Alberto Voi. «Era stato lo stesso presidente a segnalarle, contestazioni che poi sono rimaste in sospeso, ma tale iniziativa deve arrivare a conclusione. Se poi risulta che è tutto a posto, va bene, ma le segnalazioni alla Corte dei conti mica le ho fatte io».

Dopo il via libera al Cipe del nuovo veicolo full electric, il sindaco aveva imposto un’accelerazione sull’aggiornamento del progetto e del piano finanziario della filovia, questioni di competenza dell’Amt. Ederle aveva poi fatto presente una serie di adempimenti di una certa complessità. «Ma la colpa dei ritardi», tuona Tosi, «è di Amt, non dell’attuale presidente sia chiaro, ma della struttura dirigenziale, quindi che si mettano a correre». E rincara: «Hanno dormito sonni tranquilli per mesi fino a quando, dopo aver rilevato ritardi clamorosi, li ho messi alla frusta. Ederle, del resto, è stato il primo a concordare con me che si deve accelerare, mentre finora la struttura aziendale ha fatto l’esatto contrario».

Torna ad attaccare Ederle, intanto, il vicecapogruppo della lista Tosi Vittorio Di Dio: «Prima ha denunciato negligenze e illegittimità compiute dalla dirigenza aziendale e oggi ci presenta queste stesse figure come funzionari integerrimi, è questa la sua coerenza? Siamo noi», esclama, «a sentirci traditi da questa sua virata a 180 gradi poiché si è reso strumento di tutti coloro che non vogliono il filobus e che giocano al tanto peggio tanto meglio... Se Ederle vuole davvero tutelare la sua professionalità, come ha detto a proposito di una presunta cospirazione ai suoi danni, si dimetta e dedichi il suo prezioso tempo alla professione».E.S.

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