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Amt, i tosiani a Ederle: «Inadeguato»

È ormai scontro aperto tra dirigenza dell’Amt, azienda che ha in mano anche il progetto del filobus, e Palazzo Barbieri. Al sindaco che aveva rilevato un aumento della produttività dopo l’annuncio che il servizio di rilascio dei permessi Ztl e sosta sarebbe stato affidato alla Solori, arriva la replica di via Torbido: «La produttività è invariata, il problema si è risolto quando è rientrato parte del personale dalle ferie, assegnate contestualmente ad un numero maggiore di operatori, rispetto al consentito. Il direttore generale adotterà i provvedimenti affinché ciò non si ripeta». Intanto, le sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Cisal chiedono chiarimenti sulla sorte dell’ufficio permessi. «Ovviamente», scrivono i sindacati, «questa scelta potrebbe avere ricadute sui lavoratori». E una durissima nota la firma Mario Lumastro della Filt Cgil. «Molto spesso», scrive dopo aver reso pubblici dati a difesa della produttività degli impiegati, «in questi strani ed ambigui passaggi si possono perdere posti di lavoro. A conferma di ciò basta vedere cosa accadde nel 2010 proprio al personale che attualmente lavora all'ufficio permessi Amt: furono trasferiti repentinamente da un ufficio all'altro in Amt, peccato però che questo cambio servì anche per lasciare a casa alcuni impiegati che ancora oggi sono in cerca di lavoro». E aggiunge: «Sarebbe quanto meno auspicabile evitare il ripetersi di situazioni simili, che alla fine hanno un comune denominatore: far pagare ai lavoratori le discutibili strategie aziendali oppure, ancora peggio, le diatribe tra gruppi politici locali».

Le polemiche politiche, intanto, sispostano sul direttore generale di Amt Carlo Alberto Voi. «Il presidente Ederle lo difende», esclama il consigliere tosiano Vittorio Di Dio, «dimenticando che il dg aveva accettato la nomina, sotto la presidenza Zanella, a direttore dei lavori del filobus, che non poteva ricoprire essendo già responsabile del procedimento, mettendo l’azienda in una situazione di imbarazzo». In difesa di Voi arriva invece l’ex assessore leghista Enrico Corsi: «È l’unico a conoscere nei minimi dettagli il progetto filobus, cacciarlo sarebbe fuori dalla logica e faccio presente che l’Amt nel 2007 dava al Comune 1,4 milioni, mentre ora sono più di sei e che grazie all’Amt si è fatto il parcheggio Centro... Come si fa a criticare una gestione del genere di un’azienda? Ma è evidente che si tratta solo di una questione politica, fa bene il presidente Ederle ad opporsi a tali manovre».

Intanto, Emanuele Tosi ed Elena Sonego, i due tosiani che hanno fatto mancare il numero legale all’ultimo Consiglio di amministrazione di Amt replicano a muso duro al presidente Ederle che li aveva richiamati al senso di responsabilità. Lo fanno ricordando una serie di episodi che a loro parere, denotano un’incapacità di gestione del Consiglio dell’azienda.

«Inadeguato», affermano Sonego e Tosi, «è un presidente che chiede ai consiglieri di esprimersi su un argomento importante come la direzione lavori del Filobus a fronte di due pareri legali: uno inviato via email solo sei ore prima del Cda, l’altro mai inviato ai consiglieri. Inadeguato è un presidente che evidenzia una serie di lacune organizzative e gravi ritardi nell'attività aziendale, di conseguenza propone ed attiva una pesante azione di responsabilità ed altre incisive iniziative presso pubbliche istituzioni preposte al controllo, per poi cambiare totalmente idea. È tempo che il presidente, al di là delle tattiche dilatorie, dica chiaramente qual'è la sua politica aziendale, se intende risponderne al Socio unico Comune di Verona, come prevede lo statuto di Amt, o se, probabilmente in modo inconsapevole, lavora per il Re di Prussia». E.S.

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