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È un professionista in vacanza

Amante respinto
sfascia sedie e tavoli
in centro: arrestato

È un professionista in vacanza
La farmacia Due Campane dove è stato rotto il defibrillatore
La farmacia Due Campane dove è stato rotto il defibrillatore
La farmacia Due Campane dove è stato rotto il defibrillatore
La farmacia Due Campane dove è stato rotto il defibrillatore

È un avvocato norvegese, presidente di una società d’affari. Avvocato e scrittore che a Verona avrebbe dovuto fermarsi due notti. Ha preso in affitto una stanza in un hotel, una dependance che si trova in lungadige riva San Lorenzo, e al giudice Claudio Prota ha spiegato che aveva conosciuto una donna, si erano piaciuti e lui avrebbe voluto proseguire la frequentazione. Probabilmente qualcosa non deve essere andato per il verso giusto e l’altra notte l’avvocato scrittore ha perso letteralmente il controllo e ha distrutto tutto ciò che gli è capitato davanti.

 

FUORI CONTROLLO

A partire dal defibrillatore posizionato fuori dalla farmacia Due Campane per proseguire con alcuni materiali depositati vicino ai cassonetti di piazza San Nicolò per terminare con sedie, tavolini, bicchieri e piante del Brest Oyster bar di via Noris. Un disastro.

E quando è arrivata la pattuglia dei carabinieri, allertata dal chiasso e dalle urla, quando hanno cercato di riportarlo alla calma sono stati aggrediti a loro volta. E sempre urlando l’uomo ha preso a calci la portiera dell’auto di servizio. Danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale le accuse con le quali Glenn R., 36 anni, è stato arrestato.

 

LA PORSCHE E LE SCUSE

«Non aveva bevuto, non era ubriaco, semplicemente non riusciva a calmarsi», ha specificato al giudice il vice brigadiere che lo ha fermato. Ed è emerso che poco prima dell’una di notte, quando ha combinato un vero e proprio disastro, aveva cercato di entrare in un appartamento nei pressi di Sant’Anastasia: era convinto fosse il suo albergo. La proprietaria si era allarmata e aveva avvisato il 112. «In quell’occasione lo abbiano identificato, ci ha detto di alloggiare in hotel, i documenti erano regolari, si era confuso e aveva con sè le chiavi di una Porsche, abbiamo verificato era la sua».

Mezz’ora dopo, però, il disastro. «Mi dispiace per quello che ho fatto, non so spiegare perchè è successo ma sono disposto a risarcire ogni cosa», ha detto ieri nel corso della direttissima. Il pm d’udienza Federica Gobbi ha concordato con il legale di Glenn un patteggiamento a 8 mesi con pena sospesa. Il giudice Prota ha convalidato l’arresto, accolto il patteggiamento e disposto l’immediata scarcerazione del professionista.

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