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Alta pressione, qualità dell’aria a picco

Un vigile vieta l’ingresso in centro storico agli automobilisti. Nei prossimi giorni potrebbero scattare di nuovo limitazioni alla circolazione in città
Un vigile vieta l’ingresso in centro storico agli automobilisti. Nei prossimi giorni potrebbero scattare di nuovo limitazioni alla circolazione in città
Un vigile vieta l’ingresso in centro storico agli automobilisti. Nei prossimi giorni potrebbero scattare di nuovo limitazioni alla circolazione in città
Un vigile vieta l’ingresso in centro storico agli automobilisti. Nei prossimi giorni potrebbero scattare di nuovo limitazioni alla circolazione in città

Ci aspetta una settimana quasi primaverile ma con una pessima qualità dell'aria, in sensibile peggioramento rispetto a quella non certo ottimale degli ultimi giorni. È il responso dei modelli previsionali che per più giorni ipotizzano il sensibile rinforzo dell'alta pressione unita all'assenza di vento e ad un po' di inversione termica. Ciò darà vita a giornate soleggiate e tiepide, quindi ad un vero anticipo di primavera, caratterizzate però da molto inquinamento dell'aria. Vuol dire che da domani a sabato, specie da mercoledì in poi, il livello delle polveri sottili salirà stabilmente su valori praticamente doppi rispetto ai limiti di legge, ovvero a quei 50 microgrammi di metro cubo (dato medio giornaliero) che fino ad oggi nel corso del 2019 sono stati già superati dalla centralina di Corso Milano in 25 giornate rispetto alle 35 tollerate dalla normativa in un intero anno. Fino a sabato sono ipotizzabili concentrazioni medie giornaliere di polveri sottili tra 70 e 100 microgrammi. Per un parziale miglioramento dovremo attendere addirittura il prossimo fine settimana, quando una debole corrente orientale più fredda rimescolerà un po' gli strati d'aria della Valpadana. In realtà l'alta pressione avrà lunga vita, al punto che per un vero cambiamento sarà necessario attendere addirittura i primi giorni di marzo. In realtà già da giovedì scorso i valori delle Pm10 superano stabilmente i limiti con valori medi giornalieri compresi tra 70 e 80 microgrammi. Sono dati relativi alla centralina Arpav di Corso Milano; un po' più bassi, ma pur sempre oltre i limiti, quelli rilevati dalla stazione di Giarol Grande (Pestrino), compresi fra 50 e 60 microgrammi. Quella di oggi sarà quindi la quarta giornata consecutiva di smog oltre il consentito, ma con l'aggravante di un ulteriore peggioramento. Tutta l'area padana vive una situazione ambientale non certo positiva; in Veneto solo Mestre ha visto valori di poco superiori a quelli di Verona. Cattiva anche la situazione della Lombardia con polveri su valori quasi doppi quasi ovunque e non solo nelle gradi città. Va un po' meglio in Emilia, ma entro giovedì tutta la Valpadana vedrà il medesimo problema. In tema di polveri sottili in Veneto sono previsti due livelli di allerta: il livello di allerta 1 scatta con 4 giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero delle polveri Pm10 (50 microgrammi). Il livello di allerta 2 si attua invece con 10 giorni consecutivi di superamento di tale limite. Un'eventualità, quest'ultima, non così difficile da prevedere per i prossimi giorni stante la situazione meteo in vista. Un po' come già accaduto nei primi giorni dell'anno, quando in città scattarono i limiti per i veicoli diesel fino agli Euro 4. Quest'anno sorprende non poco l'accelerazione della stagione verso la primavera. I quasi 16 gradi registrati ieri pomeriggio in città rappresentano per la metà di febbraio un valore notevole, pari a circa 6/7 gradi oltre le medie del periodo. Unica concessione a quel che resta dell'inverno sono le temperature minime, tra 0 e 2 gradi in città e di poco al di sotto dello zero nelle zone di campagna. Tutt'altro fu il congedo di febbraio dell'anno scorso. Il mese si era concluso infatti con la più intensa ondata di freddo della stagione seguita da una decina di centimetri di neve anche in città. •

Alessandro Azzoni

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