Si abbassa sempre più l’età delle «dipendenze», quella in cui i giovani sono più vulnerabili e sensibili al richiamo proibito delle sostanze stupefacenti, dell’alcol, del gioco d’azzardo, del web e dei consumi compulsivi. Proprio per questo l’Ulss 9 Scaligera ha già presentato un progetto in Regione per estendere i Centri d’informazione e consulenza (Cic), gli sportelli d’ascolto ospitati all’interno degli istituti superiori scaligeri, anche nelle scuole medie ed elementari.
«Nelle classi quarte e quinte delle primarie abbiamo già avviato dei percorsi didattico-educativi per trasmettere senso critico negli alunni su questi temi», ha spiegato Raffaele Grottola, direttore dei Servizi sociali dell’Ulss 9 scaligera, a margine del convegno su Adolescenza e dipendenze, organizzato in Gran Guardia. «Ora stiamo valutando di portare gli sportelli di ascolto anche nelle scuole medie, perché i dati rivelano che i primi segnali di dipendenza iniziano a manifestarsi già a quest’età». Fortunatamente, come ha sottolineato Grottola, si tratta di un fenomeno minoritario, ma esiste «una fascia vulnerabile, che si attesta intorno al 20 per cento della popolazione giovanile, e che può sfociare in dipendenza».