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«si sono voltati dall'altra parte»

Agguato all'Hellas
Toni accusa i vigili
Il sindaco si scusa

L'auto dei dirigenti dell'Hellas
L'auto dei dirigenti dell'Hellas
Il racconto dell'agguato di Avellino

Hanno creato scalpore le parole di Luca Toni a seguito dell'aggressione di ieri ad Avellino all'auto su cui viaggiava con il presidente Setti. Il dirigente dell'Hellas, a fine partita, raccontando quei minuti di terrore, aveva anche dichiarato: «Ciò che mi ha dato più fastidio è che c’erano a dieci metri dei vigili che si sono voltati e non hanno detto niente».

 

Ma secondo il comandante di quei vigili urbani di Avellino, Michele Arvonio, le cose sarebbero andate diversamente rispetto a quanto denunciato dall’ex attaccante della Nazionale, ora dirigente del Verona: «Non è vero quanto asserito dal signor Toni le cui affermazioni saranno oggetto di valutazione per verificare la veridicità di quanto sostenuto e regolarci di conseguenza». Sull’episodio sta indagando personale della Questura di Avellino che ha reperito diversi filmati, alcuni dei quali già postati sul web, che potranno essere utili per individuare i responsabili del gesto e anche per valutare l’operato dei due vigili urbani chiamati in causa da Luca Toni.

 

Sulla questione interviene anche il sindaco Flavio Tosi: «L’aspetto inaccettabile e inammissibile è il comportamento di alcuni agenti della Polizia municipale che erano a qualche metro, non possono non essersi accorti di quello che era accaduto e hanno fatto finta di niente. Questi sono pubblici ufficiali - continua Tosi - e siccome il sindaco di Avellino sa chi sono i suoi uomini e dove sono dislocati credo sia doveroso individuare questi agenti, avviare un procedimento disciplinare e denunciarli alla Procura della Repubblica». Il sindaco di Verona dice poi di aver parlato personalmente con il presidente del Verona Setti, «al quale ha espresso la vicinanza e la solidarietà della città. Questi non sono rappresentanti nè di Avellino nè della sua tifoseria - conclude - ma sono dei delinquenti».

 

LE SCUSE DEL SINDACO DI AVELLINO. «Un episodio vergognoso e inqualificabile per il quale chiedo scusa, a nome della città, al presidente Maurizio Setti, a Luca Toni e al dg Maurizio Barresi». Il sindaco di Avellino, Paolo Foti, esprime solidarietà ai dirigenti dell’Hellas Verona, aggrediti ieri pomeriggio da un gruppo di facinorosi mentre, in automobile, stavano recandosi allo stadio per assistere alla partita Avellino- Verona.

«L’episodio - aggiunge Foti - che ha visto protagonisti teppisti e delinquenti che con lo sport hanno nulla a che vedere, sporca la città e il tifo avellinese, che si è sempre distinto per correttezza e civiltà». In riferimento allo svolgimento dei fatti e alle dichiarazioni rilasciate da Luca Toni («c’erano a dieci metri dei vigili che si sono voltati e non hanno detto niente»), Foti ha chiesto al comandante dei vigili urbani, Michele Arvonio, una dettagliata ricostruzione dei fatti. «Se quanto riferito da Toni dovesse risultare provato, sarebbe molto grave ma già ieri sera il colonnello Arvonio mi preannunciava una diversa ricostruzione dei fatti e della tempistica di come sono accaduti, che non farebbero ascrivere responsabilità da parte dei vigili urbani in servizio nella zona dove si è verificata l’aggressione». Foti si augura anche che le indagini delle forze dell’ordine, «portino al più presto alla individuazione dei responsabili affinché paghino la giusta punizione».

 

Non è la prima volta che la squadra subisce aggressioni da parte di altre tifoserie. E sulla questione sono intervenuti ieri anche altri esponenti del mondo dello sport e della politica.

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