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Aggredisce il fratello
dopo l’ennesima lite
Ora dovrà risarcire

All’epoca, o meglio fino al 2012, vivevano nella palazzina di loro proprietà, e al piano terreno avevano l’officina perchè lavoravano anche insieme. Ma i contrasti e le liti tra due fratelli, come ha spiegato il difensore di parte civile Michele Zantedeschi, «ha origine dalla mancanza di volontà del signor T. di andare dal notaio per dividere l’immobile. Si è sempre sottratto a qualsiasi confronto».

Contrasti, culminati poi con una lite, l’ennesima, e un’aggressione: il fratello, il signor G., riportò la frattura di tre costole, venne ricoverato due volte e denunciò T. Ieri il giudice Claudio Prota, accogliendo la richiesta del pm Giusy Bisceglia, ha condannato l’imputato (difesa Sara D’Agostino) sostituendo la pena detentiva (comunque sospesa) con quella pecuniaria (43mila euro) e dovrà versare, a titolo di provvisionale per il risarcimento, 12mila euro a G.

Che dopo quell’episodio cambiò casa e andò a vivere da un’altra parte.

Al di là di discussioni e di mancati accordi per la divisione dell’immobile, nel giugno 2012 a scatenare la reazione fu la protesta di G. relativamente alle condizioni di uno degli strumenti dell’officina: aveva venduto una bilanciatrice ma l’acquirente aveva poi rilevato l’assenza del software (necessario per il funzionamento) ed era andato a chiedere spiegazioni.

Fu per questo che quando vide il fratello che stava rientrando scese in cortile per sapere come mai il macchinario fosse stato «manomesso» ma il fratello - che lo evitava in continuazione - andò in garage. Una testimone, la moglie della vittima, li sentì discutere, G. entrò in lavanderia e poco dopo lo sentirono chiedere aiuto.

Quando venne soccorso (e poi il figlio lo accompagnò in ospedale) disse che era stato colpito con un oggetto metallico e poi spinto contro il lavandino. Una ricostruzione che la difesa di T. ha cercato di smentire focalizzandosi su alcune contraddizioni presenti nelle deposizioni dei testimoni e relative non solo ai comportamenti dei due fratelli ma anche alla dinamica del ferimento. Tesi però non accolta.F.M.

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