La denuncia era partita dal genitore di un ragazzino residente in provincia di Verona, preoccupato ed insospettito dai comportamenti del figlio e dalle equivoche frasi scambiate con uno sconosciuto sul web. E già i primi accertamenti della polizia hanno permesso di ricostruire le condotte illegali indirizzate alla vittima, a partire dai tentativi di adescamento con falsa identità. In seguito, anche attraverso lo sviluppo delle tracce informatiche, è stato individuato il probabile autore, peraltro con precedenti per analoghi reati.
Dopo una perquisizione, l'uomo, residente in provincia di Como, è stato arrestato in flagranza perché trovato in possesso di un'ingente quantità di materiale pedopornografico. Le indagini sono state condotte da personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni «Veneto», insieme a dipendenti della Sezione di Verona e del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni «Lombardia» - Sezione di Como.