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«Abbiamo sentito gli spari
pensavamo solo a scappare»

Las Vegas: la piazza davanti al Mandala Bay hotel dove  è avvenuta la sparatoria al concerto
Las Vegas: la piazza davanti al Mandala Bay hotel dove è avvenuta la sparatoria al concerto
Las Vegas: la piazza davanti al Mandala Bay hotel dove  è avvenuta la sparatoria al concerto
Las Vegas: la piazza davanti al Mandala Bay hotel dove è avvenuta la sparatoria al concerto

Due ragazze veronesi in vacanza negli Usa, penultima tappa Las Vegas. Ed erano vicine alla piazza dove è avvenuto l’attentato al concerto di musica country: le immagini durante un concerto al Route 91 Harvest Festival, un festival di musica country, al quale assistevano 40mila persone.

L’uomo ha aperto il fuoco sul pubblico dalle finestre del 32esimo del Mandalay Bay Hotel facendo quella che è stata definita la sparatoria più sanguinosa della storia americana. Almeno 58 persone sono morte e 500 sono rimaste ferite.

«Siamo qui nel weekend», dice Camilla Frasca, figlia di un esponente politico di Forza Italia, «l’altra sera il nostro promoter di discoteche ci dice che i locali sarebbero stati tutti chiusi. Ci è sembrato strano, ma abbiamo deciso di uscire per bere qualcosa. Arrivate in un locale per un drink ci hanno detto che dovevano chiudere presto perchè c’era un sospettato in giro, ma di non temere perchè era lontano».

«Dieci minuti dopo», prosegue il racconto, «abbiamo iniziato a sentire gente che urlava e ci dicevano di correre senza fermarci. Siamo arrivate a un parcheggio, dove una guardia ci ha fatto sdraiare a terra dietro a una colonna e da lì siamo saliti sul primo taxi che è passato. Poco dopo la città si è bloccata».

In un primo tempo è stato escluso un atto di terrorismo e l’aggressore si è ucciso prima che arrivasse la polizia. Si tratta di Stephen Paddock, un americano di 64 anni, residente a Mesquite, in Nevada.

Poi, però, l’Isis ha rivendicato la paternità dell’attentato.

Camilla Frasca, figlia di Roberto, esponente locale di Forza Italia e di Laura Micheletti ha poi mandato un sms alla mamma dicendo che lei e l’amica Elena stavano bene ma che erano nei pressi della piazza e hanno sentito gli spari: «Abbiamo capito che poteva essere un attentato e siamo salite sul primo taxi che passava prima che la polizia chiudesse tutto e ci siamo chiuse in hotel», ha scritto alla mamma dicendole che stavano bene e di stare tranquilli.

Ieri pomeriggio (mattina nella costa ovest degli Usa, ndr) le ragazze si sono imbarcate per Los Angeles da dove rientreranno in Italia.A.V

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