<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Abbattute le case della vergogna

Le ruspe al lavoro tra le palazzine di Breccia Cappuccini, molte delle quali fatiscenti FOTO GIORGIO MARCHIORIIl comandante della polizia municipale Luigi AltamuraVengono smontate delle impalcature di sostegno
Le ruspe al lavoro tra le palazzine di Breccia Cappuccini, molte delle quali fatiscenti FOTO GIORGIO MARCHIORIIl comandante della polizia municipale Luigi AltamuraVengono smontate delle impalcature di sostegno
Le ruspe al lavoro tra le palazzine di Breccia Cappuccini, molte delle quali fatiscenti FOTO GIORGIO MARCHIORIIl comandante della polizia municipale Luigi AltamuraVengono smontate delle impalcature di sostegno
Le ruspe al lavoro tra le palazzine di Breccia Cappuccini, molte delle quali fatiscenti FOTO GIORGIO MARCHIORIIl comandante della polizia municipale Luigi AltamuraVengono smontate delle impalcature di sostegno

Alessandra Vaccari Da anni, in quelle casette nascoste dal verde, cui poco fai caso se arrivi d Basso Acquar e le trovi sulla destra all’incrocio semaforico, un mese dopo l’altro, trovavano alloggio spacciatori, piuttosto che ricettatori, o senza tetto in cerca di un riparo. In alcuni casi erano stati trovati anche immigrati lavoratori, chi in nero, chi regolare, che non avendo i soldi sufficienti per pagarsi un affitto perchè spedivano i denari a casa, era andato a vivere in quelle casette del demanio a Breccia Cappuccini. In uno dei tanti blitz era stato trovato anche un giovane maghrebino che giocava in una squadra di calcio locale (e io suoi compagni neanche immaginavano dove e come vivesse). GLI OCCUPANTI. Ma negli anni, gli abitanti e chi frequentava quella zona è cambiato. In peggio. E la zona è diventata infrequentabile per chi voleva solo un riparo e non delinqueva. In alcuni casi erano stati fatti allacciamenti abusivi all’energia elettrica. Di acqua non se ne usava, non ce n’era. Nell’ultimo controllo, a fine novembre, è stato trovato uno straniero uscito da poco da San Vittore, un altro da quello di opera. Entrambi spacciatori di droga. E poi biciclette, intere o a pezzi, pronte ad essere riassemblate per essere rivendute. Negli ultimi mesi gli sgomberi si erano susseguiti, ma come avevamo già scritto, l’unico modo per impedire che quell’area diventasse una sacca di emarginazione e illegalità, era quello di abbattere gli edifici. Fino a ieri, Comune e Demanio si rimpallavano la responsabilità. Anche perchè per demolire servivano soldi e non pochi. In campagna elettorale il sindaco Federico Sboarina, aveva fatto della sicurezza un leit motiv, e un passo dopo l’altro sta mantenendo le promesse fatte. EDILIZIA MONUMENTALE. «L’intervento, è stato realizzato dal settore edilizia monumentale del Comune di Verona con il supporto della polizia municipale, si è reso necessario a causa di ripetute situazioni di insicurezza ed ordine pubblico venutesi a creare nella zona», ha detto l’assessore alla sicurezza Daniele Polato. Che ha aggiunto: «L'area, infatti, è da tempo scenario di numerosi sgomberi e di arresti di soggetti extracomunitari dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti e senza permesso di soggiorno. Le diverse richieste di una maggiore sicurezza pervenute da parte dei residenti e il via libera dato dal Demanio, anche a seguito di un ricorso vinto al Consiglio di Stato, hanno portato all’avvio dell’intervento di abbattimento delle case che si concluderà nei prossimi giorni». AGSM E AMIA. Sul posto i tecnici di Agsm e gli operatori di Amia per la messa in sicurezza degli impianti e la pulizia dei rifiuti. «La polizia municipale ha portato a termine un’operazione importante», ha sottolineato l’assessore Polato, «la demolizione di edifici fatiscenti, non solo rappresenta una grande novità, ma è soprattutto il segnale evidente che nella nostra città non tolleriamo zone franche. Arrivare alla demolizione è un bel traguardo, e delle spese s’è fatto carico l’amministrazione comunale». A seguire i lavori sono andati sia l’assessore Polato che il comandante della polizia Locale Luigi Altamura. •

Suggerimenti