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A sostegno del referendum
arriva il ministro Boschi

Il ministro Maria Elena Boschi è schierata per il Sì
Il ministro Maria Elena Boschi è schierata per il Sì
Il ministro Maria Elena Boschi è schierata per il Sì
Il ministro Maria Elena Boschi è schierata per il Sì

Dopo la chiamata a raccolta dei moderati, con l’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, a sostegno del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre, in città, questa settimana, è atteso il ministro per le riforme Maria Elena Boschi. La data non è ancora stata ufficializzata, ma l’incontro dovrebbe avvenire giovedì nell’auditorium del Centro servizi del Banco Popolare in viale delle Nazioni. L’iniziativa è organizzata dai comitati referendari «Centrodestra per il Sì», promossi dal Fare! di Flavio Tosi e «Basta un Sì» del Pd.

Con il ministro interverranno lo stesso Tosi, reduce da un tour a favore per il «Sì» a Ferrara e a Crema, e la deputata del Pd Alessia Rotta.

Ieri nell’auditorium di Veronamercato, gli interventi di Casini e del sindaco scaligero sono stati preceduti da quello del costituzionalista dell’Università di Roma Tor Vergata Giovanni Guzzetta.

«È paradossale», ha esordito, «che dopo tanti anni in cui si parla di necessità di fare le riforme ora ci sia un clima di diffidenza, ma quella su cui si deciderà il 4 dicembre non è una rivoluzione, l’esigenza è quella di fare uno sforzo di manutenzione straordinaria della Costituzione».

Secondo Guzzetta «si devono correggere due anomalie, uniche al mondo: il bicameralismo perfetto, frutto di un’esigenza di compromesso nell’Assemblea costituente fra le diverse visioni di comunisti, laici e cattolici, e la mancanza di una Camera rappresentativa degli enti territoriali, come esistono in Belgio o Austria». E sottolinea: «Dipenderà poi dalle Regioni esprimere una classe dirigente che sappia tutelare i propri cittadini». E.S.

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