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LAVORI PER IL COLLETTORE

A Santo Stefano
spunta un muro:
cantiere già fermo

Una porzione del muro emerso (Marchiori)
Una porzione del muro emerso (Marchiori)
Una porzione del muro emerso (Marchiori)
Una porzione del muro emerso (Marchiori)

I tecnici dell’Agsm, allestendo a Santo Stefano il cantiere per il nuovo collettore fognario, l’avevano detto: «Le variabili che potrebbero disturbare i lavori sono due: il meteo e i ritrovamenti».

SPUNTANO I REPERTI. Nemmeno il tempo di dirlo, al secondo giorno di scavo, a oltre un paio di metri di profondità, ecco spuntare un muro antico, ancora da datare. Del resto, la zona «prometteva» bene. Il timore è che il cantiere si dilunghi ben oltre la ventina di giorni prevista. Si vede bene, guardando nel grande buco aperto dalle ruspe all’imbocco di via Santo Stefano, di fronte a Ponte Pietra. Un grosso muro a forma di «L», cinque metri il lato più lungo, parallelo al marciapiede; due quello più corto.

Ma questa è solo la porzione finora emersa. Continuando a togliere terra e sassi, così come stanno facendo le ruspe, può darsi che il reperto si riveli più imponente.

La Soprintendenza per i beni archeologici, guidata da Brunella Bruno, deve ancora valutare il ritrovamento: il primo sopralluogo è fissato per martedì. Solo dopo si deciderà sul da farsi. Oggi non si conosce né l’epoca del muro, fatto prevalentemente di blocchi di pietra bianca inframezzati da mattoni rossi in cotto, né a quale costruzione appartenesse.

E SAN GIORGIO CHIUDE. Bocce ferme per qualche giorno, quindi. Almeno a Santo Stefano. Mentre, invece, lunedì scatta la chiusura di lungadige San Giorgio a tutti i veicoli. Lo sbarramento si incontrerà all’altezza di Porta San Giorgio, causa il cantiere di ripristino della volta fognaria collassata nei giorni scorsi. Il flusso del traffico sarà deviato in Breccia San Giorgio e via Nievo. L’Atv comunica che «è confermata anche la deviazione degli autobus pubblici», ma gli utenti non si preoccupino perché «non saranno saltate fermate».

SANTO STEFANO PEDONALE. Continua, intanto, la diatriba fra pro e contro alla pedonalizzazione di via Santo Stefano. Dall’inizio del mese, infatti, vi si può accedere con l’auto solo in alcuni orari.

Il Comitato di Santo Stefano, favorevole, ribadisce: «Il provvedimento è stato voluto dai residenti, che da anni e dopo riunioni aperte a tutti, commercianti compresi, lo hanno sollecitato a maggioranza, anche con raccolte di firme. I distinguo scaturiti in questi giorni, per voce di qualche consigliere di circoscrizione e negoziante, non trovano patria nei fatti documentali. Nelle richieste-appelli agli amministratori, i residenti chiedevano interventi ben più drastici sulle limitazioni viarie in tutto il Quartiere».

«È doveroso ricordare il forte impatto pedonale, circa 4mila persone tra studenti e lavoratori, che per dieci mesi all’anno vi gravitano per la presenza di cinque scuole», aggiunge il Comitato. «Logica vorrebbe che un quartiere con queste caratteristiche limitasse al massimo il transito veicolare. E poi arriva l’estate con il Teatro Romano, e per i residenti diventa impossibile trovare parcheggio. Anche la nuova funicolare sarà a carico del rione».

Infine la questione dell’attraversamento pedonale all’inizio di via Santo Stefano: «Troppo ampio ed in curva. Da tempo i residenti ne sollecitano il rifacimento, restringendo la carreggiata e formando un dosso pedonale dissuasore. Così si potrebbe ricavare lo spazio utile per arretrare la fermata del bus - qui transita una decina di linee - consentendo lo scorrimento fluido del traffico sul lungadige. Parere favorevole», conclude, era già stato dato da Comune e circoscrizioni».

Lorenza Costantino

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