Le «variantine» al percorso del filobus? No, meglio occuparsi delle «vere criticità viabilistiche che andranno a crearsi in centro, in Borgo Trento e Borgo Venezia». È la tesi dei consiglieri comunali del Pd Michele Bertucco ed Eugenio Bertolotti, che attaccano l’Amministrazione sul progetto della filovia. «Sono passati nove anni dall’annuncio del nuovo mezzo sostitutivo della tramvia e un anno e quattro mesi dalla cerimonia di posa della prima pietra del filobus, ma ancora non c’è uno straccio di progetto definitivo», dicono, «e questo è il vero scandalo del filobus, altro che burocrazia romana».
La riunione tecnica di lunedì nell’ufficio del sindaco «si è curata delle “variantine”», aggiunge il Pd, «piccoli nei a confronto delle ferite che attendono il territorio ad esempio in via San Paolo, in viale Spolverini, in via Rosa Morando, in via Mameli e via elencando. Su queste che, assieme alla mancanza dei parcheggi scambiatori e del piano generale della mobilità pubblica, sono le vere criticità viabilistiche dell’opera, l’amministrazione continua a scansare i problemi manifestando una drammatica incapacità di decidere».
Per il resto, «i tempi ministeriali sono arcinoti ed è precisa responsabilità di Amt avere tardato tanto nel rispondere al ministero che il 6 marzo 2015 chiedeva chiarimenti in merito al fallimento di Apts, la ditta che doveva fornire il dispositivo di accostamento automatico alla banchina».E.G.